"Riapriamo il Marconi", le cinque domande del Comitato al Comune
Gli attivisti del comitato non sono soddisfatti delle modalità scelte dal Comune di aprire il bando: «Così si è fatto un passo avanti e due indietro. Ecco le nostre cinque domande all'amministrazione comunale»
Dopo la decisione della giunta comunale di Cinisello Balsamo di indire un bando per una manifestazione di interesse per riportare a migliore vita la struttura ex cinema Marconi (datata 3 luglio) non si fa attendere un commento da parte del comitato “Riapriamo il Marconi”.
I cittadini attivisti del comitato non sono soddisfatti della decisione del Comune: «Così si è fatto un passo avanti e due e più, indietro».
Sono cinque le domande che il comitato pone all’amministrazione comunale.
La prima è sulle tempistiche: «Perché l’amministrazione comunale, al corrente del percorso che il Comitato ha intrapreso con cittadini e associazioni per elaborare una proposta sostenibile di gestione del Marconi, non ha tenuto conto delle necessarie tempistiche che questo lavoro richiede, e ha emanato proprio ora la manifestazione di interesse?».
In effetti il bando è stato aperto nel periodo estivo e scade il 5 settembre: con le vacanze di mezzo il tempo per il Comitato stringe. Qual è il motivo di questa scelta si chiede il comitato?
In terzo luogo ci sono dubbi sulle attività del futuro spazio Marconi: «Quali sarebbero, secondo l’amministrazione comunale, le “altre attività” che i futuri eventuali gestori del Marconi potranno svolgere nella struttura, oltre a quelle cinematografiche, culturali e/o sociali?
La quarta domanda è sui criteri di valutazione: «Secondo quali criteri l’amministrazione comunale, che non pare avere le idee molto chiare sul futuro del Marconi, “valuterà le varie proposte e delibererà la soluzione progettuale ritenuta più idonea”?».
La quinta è improntata sui requisiti: «Perché si sono stabiliti requisiti così stringenti per i partecipanti alla manifestazione d’interesse (“essere regolarmente iscritto al Registro delle Imprese della Camera di Commercio”), impedendo di fatto la partecipazione di soggetti no-profit, come il comitato stesso?».
Nel frattempo, il comitato annuncia di proseguire gli incontri con cittadini e associazioni per mettere nero su bianco il proprio progetto partecipato di gestione del Marconi, «malgrado gli ostacoli piazzati sul nostro percorso».