La notizia delle dimissioni del vice sindaco di Sesto San Giovanni ha fatto capolino nella vicina Cinisello Balsamo che è prossima alle elezioni ed è stato subito scontro politico e oggetto di propaganda elettorale.

A scatenare il dibattito è stato l'assessore Ivano Ruffa che ha commentato: «L'alleanza tra i centristi moderati e la destra del sindaco Di Stefano a Sesto è giunta al capolinea in seguito alle dimissioni del vice sindaco Caponi. Normalmente è cosi quando l'alleanza si fonda sulla contrapposizione all'avversario e non su programmi e idee condivise. Quanto sarà forte l'alleanza dei moderati cinisellesi a sostegno "forzato" del candidato sindaco leghista (Giacomo Ghilardi, ndr)?».

La lista civica "La Tua Città" replica subito con le parole dell'attivista Paolo Tamborini: «Ruffa si è preso il diritto di stabilire che la coalizione di centrodestra a Cinisello è nata da una "forzatura". Ne prendiamo atto e terremo il suo giudizio in massima considerazione. Io mi preoccuperei invece di quello che accade a casa sua, perchè tra scissioni, abbandoni di consiglieri, mal di pancia mal celati e forzature mal digerite non m sembra che sono messi benissimo. E' proprio vero il detto della pagliuzza e della trave nell'occhio».

Prosegue Tamborini: «Che poi a Sesto ci sia un problema, e che il problema sia la naturale conseguenza di un'aspra battaglia avvenuta prima dell'alleanza al ballottaggio è sotto gli occhi di tutti. Ecco spiegato il motivo per cui a Cinisello il centrodestra si è unito in coalizione subito senza attendere il ballottaggio. Come vedi noi facciamo tesoro dei nostri errori, e voi?».

Ruffa chiude: «Le liste del centrodestra di Cinisello Balsamo sono le stesse della scorsa legislatura con le stesse persone a capolista. La scorsa legislatura non hanno trovato condivisione, questa volta sì. Le dichiarazioni pubbliche di alcuni di questi candidati fino al 4 marzo 2018 evidenziavano una non condivisione della candidatura. Il termine "forzato" (volutamente virgolettato) è la mia legittima interpretazione della vicenda. Credo che l'analisi calzi a pennello».