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PD: «La maggioranza dice "no" a un aiuto alle associazioni per organizzare le feste»

Nella serata di lunedì 24 settembre in consiglio comunale si è votato un ordine del giorno presentato da PD e "Cinisello Balsamo Civica", relativo all'organizzazione delle feste in piazza. La maggioranza ha votato no e l'odg è stato bocciato. Il centrosinistra ora protesta

Nella serata di lunedì 24 settembre si è tenuta la terza sessione del consiglio comunale dopo la pausa estiva e, tra gli argomenti in discussione, c'era un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico e dalla lista civica "Cinisello Balsamo Civica" relativo all'organizzazione delle feste in piazza.

L'ordine del giorno, dopo la discussione, non è passato ai voti del consiglio comunale e le due liste di centrosinistra battono i pugni sul tavolo.

Così PD e la lista dell'ex sindaco Siria Trezzi: «L'ordine del giorno cercava di agevolare associazioni ed enti no profit che intendono organizzare manifestazione pubbliche sul territorio cittadino. In seguito ai tragici fatti del luglio 2017 in occasione della finale di Champions League a Torino, le norme per l’organizzazione di eventi sono infatti diventate più stringenti».

I partiti si spiegano meglio: «La cosiddetta "Circolare Gabrielli", seppure emanata con intenti condivisibili, ha di fatto definito una procedura alquanto complessa, generato costi indiretti e non ha distinto adeguatamente le differenze che intercorrono tra i grandi eventi e le piccole manifestazioni locali. Si tratta di conseguenze che diverse realtà della nostra città conoscono bene».

Da qui l'ordine del giorno: «Proprio per cercare di risolvere questi problemi, l'ordine del giorno proponeva di aprire un confronto con le associazioni locali al fine di individuare le aree all’aperto maggiormente utilizzate per manifestazioni pubbliche e definire in anticipo dei modelli standard di evento da poter utilizzare».

Per il PD questo avrebbe portato solo dei benefici alla città: «Questa proposta avrebbe consentito alle realtà che avessero voluto di utilizzare questi modelli con una riduzione dei documenti da presentare, minori costi, una semplificazione della burocrazia e decisioni più rapide, facilitando l’organizzazione degli eventi consolidati e sostenendo le associazioni meno strutturate che spesso rinunciano a promuovere manifestazioni perché intimorite dalla burocrazia».

Poi la polemica: «A tutto questo la giunta e la maggioranza hanno detto no. Nonostante il Partito Democratico e "Cinisello Balsamo Civica" si siano resi ampiamente disponibile a emendare il testo per venire incontro a eventuali dubbi, l’attuale giunta ha rifiutato il dialogo e la maggioranza ha votato contro seguendo gli ordini di scuderia».

Poi i due partiti passano in rassegna le motivazioni del voto: «Le motivazioni sono state quanto meno discutibili:

  1. hanno detto che definire format predefiniti avrebbe tolto libertà alle associazioni, ma questo avrebbe rappresentato una possibilità in più e non un obbligo mentre chiunque sarebbe rimasto libero di proporre eventi diversi come già accade oggi;
  2. hanno affermato che in questo modo avremmo valorizzato le solite zone della città, ma la proposta consentiva anche di individuare aree diverse, da aggiornare di volta in volta, e poteva anzi essere da stimolo per incentivare eventi in aree della città oggi meno presidiate;
  3. hanno sostenuto che questa proposta non serve perché tanto la giunta è già disponibile a collaborare con le associazioni venendo incontro per gli aspetti organizzativi. Ma in questo modo la singola realtà non ha certezza perché spetta alla politica valutare se l’iniziativa è meritevole o meno di un aiuto mentre individuando le aree e predefinendo un format di riferimento chiunque avrebbe la certezza di poter accedere a una procedura semplificata adattandosi al modello proposto dal Comune.

Terminano i due partiti: «Non sussistono quindi motivi validi per questo no. La maggioranza di centrodestra continua a dirsi vicina alle associazioni e il sindaco dichiara di essere uomo del dialogo, ma i fatti concreti ci mostrano invece un’amministrazione che a parole è per il buonsenso e boccia un ordine del giorno di buonsenso».

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