Il centrosinistra denuncia: «La campagna vaccinale antinfluenzale deve cambiar passo»
PD e Cinisello Balsamo Civica denunciano una cattiva gestione della campagna vaccinale contro l'influenza: «Nonostante l’apertura di tre centri vaccinali a Cinisello Balsamo i tempi di attesa restano lunghissimi per le inadempienze di ATS e di Regione Lombardia»
Il Partito Democratico e la lista civica "Cinisello Balsamo Civica" commentano le ultime notizie sull'arrivo dei vaccini antinfluenziali in Lombardia e soprattutto a Cinisello Balsamo, denunciando le numerose problematiche che sono state riscontrate sul territorio a livello di medici di base e farmacie.
Questo il comunicato congiunto delle due forze politiche cinisellesi, che riportiamo qui sotto integralmente:
«La disastrosa campagna dei vaccini antinfluenzali in Lombardia continua, creando problemi anche a Cinisello Balsamo e a tutto il Nord Milano. Dal Corriere della Sera leggiamo infatti la notizia che solo 800.000 vaccini (di cui 55mila soltanto per ATS Milano) dei quasi 2,8 milioni ordinati dalla premiata ditta Fontana-Gallera sono arrivati effettivamente sui territori, peraltro in ritardo, in numero non sufficiente, con irregolarità e strapagandoli».
«Questo ritardo imperdonabile ovviamente si è visto anche a Cinisello Balsamo, dove i medici di base hanno ricevuto per i propri pazienti solo 100 vaccini a testa: una miseria, considerato che ciascun medico sul territorio gestisce fino a 1500 pazienti, buona parte dei quali soggetti fragili cui il vaccino antinfluenzale è somministrato gratuitamente, e soprattutto per cui la Regione è tenuta a garantire la copertura vaccinale».
«Ma c’è di più: alcuni medici cittadini addirittura non hanno ancora ricevuto questa piccola quantità, aggiungendo al danno la beffa. A poco è servita anche l’attivazione di due punti vaccinali, esterni agli studi medici, presso il Palazzetto dello Sport e più recentemente a Sant’Eusebio, in attesa dell’attivazione di quello in Crocetta: le prenotazioni telefoniche infatti, gestite da ATS di via Terenghi con degli orari di segreteria molto ridotti, sono possibili già oggi solo per la seconda metà di dicembre».
«Molto peggio poi è la situazione in molte farmacie dove, a fronte di liste d’attesa lunghissime, le dosi disponibili (8-10 per punto vendita, anche in questo caso una miseria) sono già terminate da numerosi giorni, nell’attesa, si spera non invano, di nuovi arrivi».
Il consigliere comunale Daniele Calabria analizza: «Le prenotazioni di un vaccino per i soggetti a rischi restano per molti un miraggio. Da alcune segnalazioni che ci sono arrivate inoltre, sembra che il problema riguardi anche alcuni medici e pediatri di base, a cui finora è stato negato il vaccino se non dopo il 12 dicembre, oltre a categorie come i donatori di sangue, che per legge vi hanno diritto gratuitamente».
Prosegue il comunicato: «Non male, per una giunta regionale che – parole dell’assessore Gallera – doveva essere pronta a metà ottobre e che invece brancola nel buio dopo un mese. Intanto, i cittadini esasperati si rivolgono agli istituti privati, dove i tempi di attesa sono molto minori e la somministrazione della dose vaccinale costa in media dai 45 ai 70 euro. Sono gli effetti di una Regione miope, e la cui incompetenza ha favorito, ancora una volta, la maggiore organizzazione dei privati, la maggior parte dei quali negli scorsi anni nemmeno offriva questo tipo di prestazioni. Il risultato è un sistema assolutamente discriminatorio: chi può pagare può tutelare la propria salute, chi non può deve rinunciarvi».
«Per denunciare la situazione esasperante e chiedere a gran voce di correre ai ripari, settimana scorsa 71 sindaci dell'area metropolitana milanese hanno scritto una lettera a Fontana e Gallera in cui si chiede di fare chiarezza e correggere le problematiche relative al tema dei vaccini».
«Notiamo con amarezza come manchi la firma del primo cittadino di Cinisello Balsamo. Come già accaduto in passato in altre occasioni, Ghilardi e la sua giunta si mostrano sempre prontissimi a criticare i provvedimenti governativi su ogni fronte, da quello sanitario a quello socio-economico; non sembrano invece molto ricettivi quando bisogna scomodare i commilitoni di Regione Lombardia su un tema prioritario come questo».
I capigruppo di PD e civica Andrea Catania e Gianfranca Duca aggiungono: «La lettera è comunque ancora aperta, se ne condivide i contenuti il sindaco può aggiungere anche la sua firma. Auspichiamo che lo faccia. Ci uniamo anche alle richieste delle associazioni dei medici del nostro territorio, che a gran voce da settimane ormai chiedono che vengano mandate dalla Regione, fino ad ora inadempiente e lenta, più dosi vaccinali».