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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via XXV Aprile

Al via il progetto sperimentale di welfare "Stiamo bene in Crocetta"

AMF-Farmacie Comunali, Il Torpedone e Fondazione per la Famiglia Edith Stein, con il sostegno dell’amministrazione comunale cinisellese, hanno vinto un bando per sperimentare nel quartiere Crocetta e a Villa Rachele un modello di welfare generativo

AMF-Farmacie Comunali, Il Torpedone e Fondazione per la Famiglia Edith Stein, con il sostegno dell’amministrazione comunale, stanno portando avanti il progetto "Stare bene in Crocetta", una sperimentazione di welfare generativo nato dal lavoro all’interno del “Tavolo Solidarietà in città" che fa riferimento al "Tavolo povertà” di Cinisello Balsamo.

I tre enti hanno vinto un bando finanziato da Fondazione Comunitaria Nord Milano per sperimentare nel quartiere Crocetta e a Villa Rachele un modello di welfare in cui l’azione sociale e quella sanitaria si incontrano a sostegno del benessere del cittadino.

"Stiamo bene in Crocetta" è il nome del nuovo progetto che, a partire da luglio, ha l’obiettivo di creare un distretto sperimentale attraverso una rete dove pubblico e privato, sociale e sanitario, incontrino i bisogni dei cittadini e, con i cittadini stessi, predispongano una serie di azioni e servizi volti alla tutela del benessere degli abitanti.

Il progetto avrà la durata di un anno e mezzo. Crocetta è un quartiere che si divide in tre ipotetiche aree a causa della spaccatura determinata dalle grandi arterie stradali che lo attraversano.

Questo ha determinato una condizione di separazione storica sia nel quartiere stesso che dal resto della città. La strutturazione dello spazio tende, quindi, a creare luoghi che poco comunicano tra di loro e che tendono a produrre isolamento sociale e scarsità di collegamento tra i cittadini e i servizi.

Veronica Salerio, coordinatrice del progetto e operatrice della cooperativa Il Torpedone, spiega: «La frammentarietà dei servizi, la composizione del quartiere, la difficoltà di unitarietà degli interventi, fanno sì che gli abitanti del quartiere siano tra quelli maggiormente colpiti dalla crisi sanitaria e sociale, non solo a causa del covid, per difficoltà legate all’integrazione, alla scarsità di mezzi culturali ed economici, alla poca conoscenza del territorio».

Poi conclude: «Questo comporta un malessere che può manifestarsi in diversi comportamenti rischiosi, come la scarsa prevenzione o le scarse reti sociali, che vanno a peggiorare la salute generale dell’individuo. Per questo ai numerosi servizi e progetti già attivi, si vogliono affiancare azioni nuove, sviluppate in sinergia con i cittadini stessi, che diventano quindi risorse per il quartiere, mettendo in campo le proprie competenze».

Al centro del progetto c’è quindi il benessere del cittadino, inteso non solo nel suo aspetto sanitario ma anche nel suo valore sociale. Per sostenerlo saranno intraprese sei azioni, che coinvolgeranno gli attori presenti in quartiere tra cui le farmacie comunali.

Sebastiano Di Guardo, direttore di AMF-Farmacie Comunali commenta: «Le farmacie comunali sono presenti da sempre nel quartiere Crocetta con ben 3 farmacie (sulle 9 aziendali) a dimostrazione della vocazione aziendale di presidio e supporto alle reti cittadine che intervengono sui temi della salute e del benessere sociale».

Il direttore prosegue: «Con questo progetto vogliamo rafforzare ancora di più questo presidio sperimentandoci, insieme agli altri partner di progetto, capaci di sviluppare vera integrazione socio-sanitaria incentrata sui concetti di famiglia, territorio e comunità sperando anche di raggiungere obiettivi di cambiamento partecipato da parte dei cittadini».

Allo stesso tempo saranno coinvolti come attori privilegiati altri presidi territoriali presenti nel quartiere come ad esempio i due Centri di Aggregazione Anziani di Crocetta e Villa Rachele, l’oratorio San Pietro Martire e gli altri attori territoriali del terzo settore che gestiscono progetti e servizi in quartiere, come ad esempio Cooperativa Sociale Prima, presso lo spazio di Cinifabrique, con il progetto “Digitare: incontri intergenerazionali per il digitale facile” anch’esso finanziato con il bando di FCNM.

Per favorire la prevenzione e la promozione del benessere, è importante aumentare le possibilità di aiuto e presa in carico sul territorio. Come risposta a questo bisogno, il progetto prevede uno spazio di supporto psicologico, rivolto a famiglie e minori per favorire ascolto e maggiore consapevolezza delle proprie risorse personali e relazionali, necessarie per far fronte alle difficoltà emotive e sociali.

Oltre a questo, verranno proposti gruppi di auto mutuo aiuto, che hanno l'obiettivo di creare spazi di condivisione e supporto reciproco con gruppi che condividono una stessa problematica, in cui l'esperto ha il ruolo di facilitatore. Sarà la Fondazione per la Famiglia Edith Stein onlus, a gestire questo servizio, attraverso la figura di una psicologa.

Per rimanere aggiornati sul progetto, è possibile scrivere a casadellacittadinanza@comune.cinisello-balsamo.mi.it.

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