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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Programmazione 2018, il MuFoCo ha come parole chiave giovani, cittadini e collezioni

L’attività espositiva e progettuale del museo per il 2018, ideata e coordinata dal curatore Matteo Balduzzi, ruota intorno alle tre parole chiave "giovani, cittadini, collezioni" ed è caratterizzata da un forte coinvolgimento del territorio

Il nuovo anno vede per il Museo di Fotografia Contemporanea la conferma del programma di esposizioni di importanti autori italiani e internazionali presso la Triennale a Milano e un deciso rilancio dell’attività espositiva nella sede di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo, insieme al lavoro continuativo dedicato alla conservazione e valorizzazione del patrimonio fotografico e librario.

In particolare, l’attività espositiva e progettuale del museo per il 2018, ideata e coordinata dal curatore Matteo Balduzzi, ruota intorno alle tre parole chiave "giovani, cittadini, collezioni" ed è caratterizzata da un forte coinvolgimento del territorio - attraverso mostre, progetti educativi e partecipati - e dal riposizionamento del museo come luogo di incontro, sperimentazione e scouting rispetto ai progetti fotografici dei giovani.

Così Giovanna Calvenzi, presidente del museo di fotografia contemporanea: «Dopo la trasformazione del 2016, questo è il primo anno in cui l’attività del “nuovo” Mufoco è entrata a pieno regime e sono lieta che il programma di attività per la sede di Villa Ghirlanda confermi, potenziandola, l’attenzione verso il territorio di Cinisello Balsamo, accanto alla vocazione metropolitana, nazionale e internazionale del museo».

Prosegue Calvenzi: «La proposta per il 2018 si inserisce in una linea di azione legata al paesaggio, inteso come strumento per comprendere la contemporaneità e per elaborare nuovi linguaggi, confermando così una continuità rispetto al lavoro di Roberta Valtorta, direttore scientifico del museo dalla creazione fino al 2016».

Chiude la presidente: «Come condiviso con l’amministrazione comunale, il nuovo programma prevede una serie di iniziative di valorizzazione dei fondi museali, attività di arte pubblica per coinvolgere i cittadini e momenti di riflessione su tematiche sociali e culturali molto attuali, con un occhio di riguardo sempre rivolto alle giovani generazioni».

"Stati di tensione - | Percorsi nelle collezioni" è il titolo della mostra che dal 17 febbraio all’8 aprile presenterà ottanta lavori di autori italiani e stranieri, in dialogo con due interventi site specific di giovani artisti contemporanei. Il curatore, Carlo Sala (Treviso, 1984), ha dato una rilettura dei fondi fotografici del Museo per realizzare un’articolata esposizione che indaga e riattualizza il valore politico delle immagini presenti nelle collezioni secondo due macro-aree: la conflittualità sociale dagli anni Settanta del Novecento a oggi derivante dai fenomeni di esclusione per motivi economici, politici, razziali e l’iconografia del paesaggio, alla luce delle recenti teorie sull’antropocene, individuata come nuova epoca culturale della Terra.

Da aprile a maggio seguirà la mostra "Corpi di reato. Un‘archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea", un progetto di Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo. L’imponente lavoro di documentazione dei luoghi legati alle storie della mafia italiana, che negli scorsi anni ha avuto una notevole visibilità e numerosi riconoscimenti a livello nazionale e europeo, è appena entrato a far parte delle collezioni del Museo e sarà esposto per la prima volta in maniera completa a Milano.

Per il periodo estivo, da giugno a ottobre, il Museo ospiterà "Supercity, Cusanello San Dugnano", esposizione che conclude un progetto realizzato insieme ai circoli fotoamatoriali di Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni con l’obiettivo di costruire un dialogo tra il museo e il mondo della fotografia amatoriale. Il gruppo di lavoro dei curatori della mostra è composto da nomi autorevoli, tra cui il giornalista Michele Smargiassi, la photo-editor Renata Ferri, il fotografo e instagrammer Simone Bramante, che assumeranno anche il ruolo di giudici durante l’evento previsto in occasione dell’inaugurazione, durante la Milano PhotoWeek (4-10 giugno 2018): una serata di gioco-spettacolo-performance, dal titolo Photo-Jouer, in un luogo pubblico di Cinisello Balsamo in cui le squadre delle quattro città del Nord Milano si sfideranno su temi legati alla fotografia.

Infine, chiuderà il 2018 una mostra delle opere dei sette fotografi under 35 selezionati tramite la Call for Projects "Abitare", il progetto di committenza pubblica promosso dal MiBACT insieme al Museo e alla Triennale di Milano. I giovani artisti hanno avviato il proprio lavoro di ricerca a inizio gennaio 2018 e a giugno presenteranno al pubblico il risultato della propria ricerca, che andrà successivamente a implementare il patrimonio del Museo.

In parallelo proseguono le attività realizzate in dialogo con il territorio, volti a valorizzare il patrimonio e a coinvolgere nuovi pubblici, nell’ambito di un progetto co-finanziato da Fondazione Cariplo: MeMuseo presenta ogni due settimane, da novembre 2017 a giugno 2018, di fronte all’ingresso di Villa Ghirlanda, la riproduzione in grande formato di un’opera dalle collezioni. Le fotografie sono selezionate dai cittadini in seguito a dei workshop e sono accompagnate da un racconto soggettivo dei partecipanti; l’opera originale è invece esposta all’interno del Museo con l’approfondimento una scheda tecnico-scientifica. All’interno del teatro degli Arcimboldi sarà infine presentata, dal 15 marzo al 31 maggio, una mostra fotografica dalle collezioni del museo, con una selezione di immagini di Milano e dintorni realizzate tra gli anni cinquanta e sessanta, dal titolo da Mario Cattaneo, fotografo della società.

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