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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via Laura Vicuna

Fondazione Martinelli, Ghilardi: «Il prefetto ha fatto le nomine, Comune estraneo a sentenza»

Il sindaco replica agli attacchi del PD su nomine e indennità: «Il cambio dello statuto della Fondazione ha senso logico perché è cambiata la geografia, introdurre un compenso per i membri vuol dire attualizzare lo statuto a quelli di tutte le fondazioni attuali»

Non si è fatta attendere la replica del sindaco Giacomo Ghilardi, con Il Gazzettino Metropolitano che ha intervistato il primo cittadino riportando il parere dell'altra campana sulla querelle relativa alle nomine e alle indennità dei membri del Cda della Fondazione Martinelli (azzerata da una recente sentenza del TAR) e sollevata dal Partito Democratico: «La nomina è del prefetto. A suo tempo ho fatto una rosa di otto/nove nomi, dai quali poi il prefetto ha scelto sulla base dei loro curriculum».

Continua il primo cittadino: «All’interno della sentenza il sindaco non è neanche citato: il ricorso è contro il prefetto e per conoscenza la Fondazione Martinelli. Già qui bisognerebbe tirare giù una serranda sul Comune».

Prosegue Ghilardi: «Sottolineo che sono interessato esclusivamente al bene della Fondazione e dei pazienti che vengono ricoverati lì. I rapporti con i consigli di amministrazione li ho avuti io al pari di come li ha avuti chi mi ha preceduto: la Fondazione Martinelli è un ente di diritto privato e come tale il pubblico non entra».

E ancora: «Precisata la totale estraneità del Comune dalla vicenda, penso che il tempo abbia portato dei normali cambiamenti a Cinisello Balsamo: il cambio dello statuto della Fondazione avrebbe quindi un senso logico, perché ci si rifà a un territorio che ora non è più neanche possibile tracciare sulle cartine».

Ghilardi va nel dettaglio: «Da quando Balsamo e Cinisello si sono unificate sono nate nuove vie, nuove strade: è completamente cambiata la conformità del Comune. Introdurre un compenso, infine, vuol dire attualizzare lo statuto a quelli di tutte le altre fondazioni attuali».

L'ultimo pensiero va al PD: «Che venga in consiglio comunale, non ho mai avuto problemi ad affrontare le discussioni dentro e fuori l’aula proprio perché siamo limpidi e puliti. Le cose vengono finalmente fatte per il bene dei cittadini: non abbiamo paura».

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