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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via Giovanni Frova, 10

La mostra “Il genio di Dalì” presentata a Cinisello, sarà aperta al pubblico dall'8 marzo

Da venerdì 8 marzo a domenica 30 giugno le Sale delle Quadrerie di Villa Ghirlanda Silva ospiteranno una mostra dedicata al celebre pittore surrealista Salvador Dalì. Un viaggio unico ed emozionante rivolto alla "Divina Commedia" di Dante Alighieri

Da venerdì 8 marzo a domenica 30 giugno le "Sale delle Quadrerie" di Villa Ghirlanda Silva ospiteranno una mostra dedicata al celebre pittore surrealista Salvador Dalì.

Un viaggio unico ed emozionante rivolto alla "Divina Commedia", un labirinto onirico e suggestivo alla scoperta del capolavoro di Dante Alighieri, rivisitato dal grande maestro Salvador Dalì.

L'iniziativa è promossa dal Comune di Cinisello Balsamo in collaborazione con "Historian Gallery", con il supporto di ReGiS e Amici del Pertini, con il patrocinio della Regione Lombardia.

Il percorso si sviluppa attraverso 100 xilografie originali di Salvador Dalì, dove Inferno, Purgatorio e Paradiso prendono vita attraverso una lunga serie di immagini e di figure misticheggianti, reinterpretate in chiave psicoanalitica, in cui si celano gli enigmi e la simbologia dell’artista.

Il soprannaturale si fonde con un’esplorazione audace della spiritualità, creando una versione unica della Divina Commedia.

La realizzazione di queste incredibili illustrazioni venne commissionata all’artista catalano dal governo italiano nel 1950, in previsione del 700° anniversario della nascita di Dante Alighieri (1265-1321), rendendo omaggio ad uno dei grandi maestri della letteratura italiana.

Salvador Dalì vi lavorò dal 1950 al 1959, realizzando una serie incredibile di acquerelli, 100 in totale. L’artista si immerse totalmente nel capolavoro dantesco, analizzandone tutti gli aspetti intrinsechi, elaborandone in modo intimo e personale le sfaccettature, proponendo, al termine del suo compito, un percorso nei tre regni dell’aldilà davvero particolare.

Le parole di Dante Alighieri diventarono per Dalì un riferimento per analizzare un ulteriore aspetto dell’inconscio, la fede, dando vita ad un suo personale percorso di redenzione. Non si limitò a riprodurre ciò che Dante descrisse nella "Divina Commedia", ma riuscì, con il suo tocco unico, a ridefinire il viaggio tra i dannati, i penitenti e i beati, scegliendo un momento, un personaggio o uno scenario per lui stimolante.

Conferenza stampa presentazione mostra Dalì Cinisello

L'assessore alla cultura Daniela Maggi e il primo cittadino Giacomo Ghilardi, nel corso della conferenza stampa di presentazione, hanno commentato: «Con la mostra “Il genio di Dalì” Cinisello Balsamo ospita un'esposizione d'arte dedicata ad un artista di fama mondiale, il cui talento trovò espressione non soltanto in pittura, ma anche in scultura, fotografia e opere incisorie».

Proseguono i due: «Attraverso la collezione delle 100 xilografie dedicate al tema della "Divina Commedia", esposte nella storica cornice di villa Ghirlanda Silva, ci si potrà immergere nel mondo delle immagini suggestive e bizzarre delle sue opere surrealiste, che da sempre affascinano appassionati e cultori di tutte le età».

E ancora: «Questa importante mostra, promossa dal Comune di Cinisello Balsamo in collaborazione con "Historian Gallery" e con il patrocinio di Regione Lombardia, costituisce un'opportunità per arricchire l'offerta culturale cittadina, e vuole essere il primo appuntamento di una serie dedicata alle correnti artistiche del '900, che intendiamo promuovere nella convinzione che la cultura e l'arte rappresentino un fondamentale motore per la crescita sociale, civile ed economica della nostra città».

Poi terminano: «Una mostra di alto profilo che fa tappa nella nostra città per valorizzarla ulteriormente con l'ambizione di rivolgersi al grande pubblico, non solo cinisellese».

34 tavole ripercorrono le tappe dei cerchi infernali, dove, i demoni, i dannati, il contrappasso e le ambientazioni vengono ripresi con enfasi, ricchi di simbolismi caratteristici dello stile surrealista, includendo le figure molli, le stampelle, le ossa volanti e la definizione accentuata della prospettiva.

33 tavole illustrano il passaggio nel Purgatorio, dove la prima rappresentazione racchiude il significato principale del percorso di purificazione di Dante e di Dalì stesso. Ognuno di noi ha dentro di sé delle colpe da espiare, osservandosi meglio esse si mostrano, come degli oggetti nascosti nei cassetti della nostra anima.

Il tema delle 33 tavole del Paradiso è totalmente differente, lo stile adottato cambia considerevolmente, i colori sono cangianti, a volte addirittura abbaglianti, il bianco riporta all’infinito, gli ambienti sono indefiniti e le figure trasmettono pace e beatitudine degne del regno dei cieli, il tutto molto fedelmente alla descrizione di Dante.

La riproduzione degli acquerelli su carta fu un compito arduo, ogni tavola richiedeva in media 35 diverse matrici di legno, per un totale di 3500 incise a rilievo, realizzate nel corso di quattro anni di lavoro.

La stampa xilografica delle tavole fu eseguita su carta di Rives, sotto la direzione del Maestro Raymond Jacquet. Per la supervisione scientifica fu incaricato il "principe della lingua italiana", Giovanni Nencioni, docente all'università di Firenze e poi professore emerito alla Scuola Normale di Pisa, accademico dei Lincei e presidente dell'Accademia della Crusca per 28 anni; un progetto che coinvolse l’élite del panorama cartario, tipografico e letterario dell’epoca.

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