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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via Emilio Caldara

Cantine e magazzino trasformati in 9 alloggi, sequestro e denuncia per abuso edilizio

Nei giorni scorsi a Cinisello Balsamo un cittadino di origine egiziana è stato denunciato perchè stava trasformando, in un immobile in via Caldara (zona Crocetta-Matteotti) dei locali dedicati a cantine e magazzino in veri e propri appartamenti

Nei giorni scorsi a Cinisello Balsamo un cittadino di origine egiziana è stato denunciato perchè stava trasformando, in un immobile in via Caldara (zona Crocetta-Matteotti) dei locali dedicati a cantine e magazzino in veri e propri appartamenti.

L'operazione si è concretizzato dopo un esposto da parte di alcuni cittadini che ha portato il sindaco Giacomo Ghilardi a uscire di persona per fare un sopralluogo assieme ai residenti.

Proprio Ghilardi racconta: «Siamo intervenuti grazie alle tempestive segnalazioni dei residenti. Questo dimostra l’importanza di denunciare tempestivamente. Insieme si ottengono molti risultati, Qui i cittadini si sono mobilitati, hanno fatto esposto mi hanno chiamato, abbiamo fatto insieme il soprallugo e in una settimana abbiamo risolto il problema».

Poi fa un appello ai propri cittadini: «Scrivere su Facebook che ci sono moschee abusive in cantine o altro non ci aiuta. Abbiamo bisogno di dettagli precisi tramite esposti. Inviateci pure le segnalazionia a sindaco@comune.cinisello-balsamo.mi.it».

La polizia locale e l'ufficio tecnico hanno accertato e generalizzato 5 individui intenti a eseguire opere edilizie presso l'immobile di Via Caldara: dal sopralluogo si è rilevato che l'unità immobiliare, a livello interrato, era interessata da lavori edili per ricavare, attraverso un frazionamento, 9 appartamenti.

In alcuni di questi alloggi erano già state posizionate le dotazioni sanitarie e i rivestimenti della pavimentazione.

Poichè in nessuno dei locali erano rispettate le normali condizioni di regolarità aeroilluminante e gli stessi lavori erano eseguiti in difformità autorizzatoria la polizia locale ha predisposto il sequestro di tutta la proprietà immobiliare interessata dai lavori, al fine di impedire la prosecuzione del reato.

Il responsabile della società è stato inoltre indagato per abuso edilizio. Sono tutt'ora in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali terze responsabilità da parte di altre persone.

Il sindaco Ghilardi chiude: «Deve essere chiaro che non c’è più spazio sul nostro territorio per chi vuole vivere nell’illegalità».

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