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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via XXV Aprile

Targhe toponomastiche vicino alle corti storiche per valorizzarle

L’idea è di Angelo Borgonovo e le targhe saranno inaugurate sabato 4 marzo. A ciò si aggiunge una guida che suggerisce itinerari da percorrere e offre informazioni sulla storia delle corti, sulle famiglie che vi abitavamo e sull’origine dei loro nomi

Valorizzare la storia locale grazie a un progetto che sottolinea ed esalta quella delle antiche corti cittadine, simbolo della realtà contadina che caratterizzava Cinisello e Balsamo fino agli anni 50.

Realtà ancora in parte presenti, ma poco conosciute dalle nuove generazioni, che rappresentano un legame con la nostra tradizione.

L’idea è di Angelo Borgonovo, cinisellese doc, da anni volontario dell’associazione “Amici del Pertini e di Villa Ghirlanda” che ha proposto di apporre delle targhe toponomastiche in corrispondenza delle corti perché possano essere meglio identificate.

A ciò si aggiunge una piccola guida che suggerisce itinerari da percorrere e offre informazioni utili sulla storia delle corti, sulle famiglie che vi abitavamo e sull’origine dei loro nomi dialettali.

La pubblicazione è il frutto della collaborazione con Ezio Meroni, appassionato di storia locale. Il progetto permetterà ai cittadini di scoprire quali sorprese possano riservare quelle corti, raccontate dagli anziani e testimoniate da foto dell’epoca, con il loro fascino fatto di ringhiere, cortili, stalle e fienili.

Tutto è partito da un semplice censimento che poi si è arricchito con un'indagine capace di spiegarne l'origine storica e culturale.

Le targhe saranno inaugurate sabato 4 marzo nell’ambito della tradizionale "Festa degli Uffizi". Il primo appuntamento è in piazza Gramsci, 45 presso la Cort del Vall alle ore 11; il secondo, alle ore 15, in via Verdi 53 presso la Cort del Cairo.

Il sindaco Giacomo Ghilardi, che accanto alla delega alla cultura ha voluto creare quella all’identità, commenta: «Scoprire le corti significa conoscere una parte della nostra storia, quella più semplice, autentica e quotidiana. Quella vissuta dai nostri nonni e padri».

Poi prosegue: «Quella che non può e non deve andar perduta. Un patrimonio importante per le generazioni attuali e future, perché possano conoscere più a fondo Cinisello Balsamo, la sua genesi e le sue caratteristiche».

Poi termina: «Un modo anche per consolidare il senso di appartenenza alla comunità che ha saputo affrontare con coraggio e solidarietà le trasformazioni che l'hanno caratterizzata negli ultimi due secoli».

Il materiale raccolto è un prezioso archivio a disposizione di tutti i cittadini, ma anche di docenti, genitori e ragazzi da utilizzare come strumento di conoscenza storica e di crescita ed educazione civica.

Del resto è sempre più frequente nella società moderna che i cittadini sappiano poco o niente dei monumenti e degli edifici storici della propria città che vivono solo marginalmente per i frequenti spostamenti lavorativi o perché residenti altrove.

Daniela Maggi, assessore alla cultura e identità, spiega: «Non spezzare il filo della tradizione e della memoria è sempre più importante, soprattutto quando una comunità vuole valorizzare e condividere la propria storia e tradizioni».

Maggi conclude: «La società è in continua evoluzione, conservare e trasmettere i ricordi e le esperienze passate serve per non perdere la propria identità».

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