Il sindaco Soldano risponde alle accuse di inefficienza su lotta alle mafie
Mario Soldano con un comunicato stampo afferma in modo deciso l'efficacia e la prontezza delle azioni dell'attuale amministrazione per combattere le organizzazioni criminali
Prima di Natale, il sindaco Mario Soldano risponde alle provocazioni apparse sulla stampa circa l’insufficienza di iniziative per combattere le infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione. L’argomento è diventato il centro di molte discussioni, dopo la vicenda Valle. Leonardo Valle, era infatti, un ex candidato alle elezioni comunali 2009 nella lista dei socialisti riformisti.
Già al tempo della sua candidatura erano state insinuate delle tracce mafiose nella sua vita, ma il tutto si risolse in un niente. Poi questo dicembre è stato arrestato dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria per associazione mafiosa, corruzione e intestazione fittizia di beni. Un risvolto notevole, per un uomo che aveva affittato una pagina intera della Gazzetta della Martesana mostrando a tutti la sua fedina penale immacolata.
Dopo il clamore di questa vicenda, degli esponenti dell’opposizione avevano esposto più volte la necessità di incentivare le misure contro la criminalità organizzata. Ma Soldano replica dicendo “Non credo di sbagliare nell’affermare che questa Amministrazione ha già compiuto, contro le mafie, passi che nessun altro ha ancora avuto il coraggio di fare”.
Parole forti, che vengono sottolineate nel comunicato stampa, dall’elenco delle azioni intraprese. Soldano ricorda “la presenza di parlamentari membri della Commissione anti-mafia, alcuni dei quali esponenti del Pdl, che hanno recisamente negato la presenza di addentellati del malaffare nel nostro tessuto istituzionale; la nostra pur recente adesione al protocollo di intesa Prefettura-Comuni, per la lotta a ‘ndrangheta, mafia e qualsiasi forma di malavita. E’ passata inosservata la lettera che, a seguito di mere ipotesi giornalistiche sull’asserita presenza di esponenti malavitosi, ho inviato all’allora Ministro degli Interni Maroni per chiedergli, a tutela del buon nome della Città ed a prova della più assoluta trasparenza dell’azione Amministrativa, l’esecuzione di indagini e l’istituzione di una Commissione di Accesso nel nostro territorio?”.
Alla fine risponde in maniera decisa alle accuse di inefficienza “Abbiamo attuato prese di posizione non solo forti, ma eclatanti. Se qualcuno non se ne è accorto é molto distratto o parecchio sordo”.
