Mercati Generali, grossisti in piazza: "Il comune si dimentica di noi"

Inusuale manifestazione martedì pomeriggio all'Ortomercato: a "scendere in piazza" sono i grossisti che operano nei mercati generali. Per due ore distribuiscono frutta e fiori gratis ai cittadini, come forma di protesta per quella che definiscono una situazione di degrado e di abbandono.

Secondo gli imprenditori, i mercati generali sono "dimenticati dalle istituzioni". A fronte di circa 10mila persone che vi gravitano ogni anno e di una realtà storica: si pensi solo che il mercato delle carni è presente a Milano da circa 150 anni. "Il comune - spiega Giuseppe Bianchi, presidente dei grossisti delle carni - ora vuole chiuderlo per liberare le aree". I grossisti chiedono un dialogo al comune e alla Sogemi, la società municipalizzata che gestisce i mercati generali. Secondo gli operatori sarebbero necessari lavori di ristrutturazione per rilanciare un settore in cui Milano è leader in Italia e, per alcuni prodotti come il pesce fresco, anche in Europa.

Ma in cosa consiste l'abbandono? Nella mancanza di una strategia per il rilancio (nonostante la nomina, ad aprile, di sei "saggi"), ma anche nel taglio di alcuni servizi come quello dell'ambulanza o il divieto di usare la rete idrica per lavare i macchinari, come denunciano all'unisono i rappresentanti dei vari settori di ingrosso.