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Porta Romana Calvairate / Via Alberto Einstein, 6

Via Einstein, polemiche sulla residenza universitaria

La vecchia scuola media dovrebbe diventare residenza del Politecnico per 200 studenti. Ma alcuni abitanti protestano spalleggiati da Lega, Pdl e 5 Stelle

E' un'idea del 2007: la vecchia scuola media Tito Livio di via Einstein è destinata a essere abbattuta per costruire una residenza universitaria da 200 posti, legata al Politecnico che, per questo progetto, ha anche vinto un bando del ministero che coprirebbe al 100% i costi. Tutto comincia nel 2009, quando il comune di Milano ha concesso al Politecnico l'uso di questo terreno. Non si trattava di un "unicum", perché nello stesso tempo Palazzo Marino ha fatto lo stesso per altre aree e altre università.

Il ministero è pronto a investire fino a 12 milioni di euro, per lavori che complessivamente porteranno a costruire un'unità con tre torri (di quattro, cinque e nove piani) e a bonificare l'area dall'amianto e dal gasolio. I lavori abbatteranno anche alcune delle piante oggi presenti, ma un numero superiore sarà ripiantato per creare uno spazio verde a disposizione di tutti. La vecchia scuola media serviva durante il boom demografico degli anni '60-'70 ma da anni è in stato d'abbandono e vi trovano rifugio provvisorio, ogni tanto, alcuni senza tetto.

Tutto sembrava filare liscio, ma recentemente il consiglio di zona 4 ha indetto un'assemblea pubblica per presentare il progetto. Doveva essere una riunione di routine con gli abitanti del quartiere. Poi però, come racconta Stefano Castoldi (Gruppo Misto) a MilanoToday, durante l'assemblea alcuni residenti hanno iniziato a mostrarsi contrari alla futura residenza: un po' preoccupati per la presenza di molti giovani (che per alcuni equivale automaticamente a chiasso e confusione) e un po' per l'altezza dell'edificio più alto (nove piani, s'è detto).

"Esponenti di zona del Pdl, della Lega e del Movimento 5 Stelle - continua Castoldi - hanno iniziato a solidarizzare con questi abitanti, contestando la scelta del luogo come futura residenza per universitari. Ma quando affermiamo che Milano deve essere sempre più accogliente, stiamo parlando anche degli studenti fuori sede, che spesso sono costretti ad affitti carissimi e in nero per poter studiare nelle nostre università d'eccellenza".

Senza contare che le residenze universitarie di solito hanno regole molto rigide. Queste strutture infatti non sono accessibili agli estranei (se non previa identificazione), hanno orari di chiusura serale piuttosto ristretti e - soprattutto - accolgono studenti sulla base dei loro meriti: persone, quindi, che certo non vengono a Milano per "fare casino" fino a notte fonda, ma per studiare duramente.

Per controbattere alle obiezioni dei residenti, è stata organizzata anche una raccolta di firme, per ora in Statale, a sostegno della residenza universitaria. Che "offre - si legge nella petizione - una serie di servizi aperti alla cittadinanza (giardino, sale lettura) rendendo secondo noi la via più sicura perché più frequentata".

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