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Giovedì, 28 Marzo 2024
Rogoredo Corvetto Macconago / Via Sant'Arialdo

Milano, ormai è assedio al bosco della droga: secondo blitz in tre giorni con elicottero e cani

Ancora carabinieri e vigili in azione al bosco della droga. Mercoledì un'altra operazione

È "guerra" aperta al boschetto della droga di Rogoredo. Venerdì mattina, a soli due giorni di distanza dall'ultimo blitz, carabinieri e polizia locale sono infatti tornati in quello che negli anni è diventato un vero e proprio paradiso dell'eroina, dove pusher e tossici vendono e comprano droga a uno dei prezzi più bassi di tutta Italia. 

Altro blitz al bosco della droga

All'alba, cinquanta tra militari e ghisa - accompagnati dai cani antidroga - hanno fatto nuovamente irruzione da via Sant'Arialdo, con un elicottero dell'Arma a sorvegliare dall'alto le operazioni. 

I controlli si sono concentrati su tutte le collinette trasformate nel corso del tempo in accampamenti di fortuna da spacciatori, senzatetto e disperati. Cinquanta le persone controllate: sono stati proposti tre fogli di via, mentre due uomini sono stati denunciati per inosservanza al foglio di via e un terzo uomo - cittadino straniero - per non aver rispettato l'ordine di espulsione del Questore. 

 Insieme alle forze dell'ordine sono entrati in azione anche alcuni volontari di Italia Nostra - l'associazione che dovrà curare il progetto di rinascita del boschetto -, che hanno tagliato erba e rami che fornivano un riparo naturale per gli spacciatori e i loro clienti. 

Video | Un giro nel "paradiso dell'eroina" di Milano

L'ultimo blitz due giorni fa

Soltanto mercoledì scorso, carabinieri e agenti della Locale avevano già "fatto visita" al boschetto

Quel giorno, le forze dell'ordine aveva fermato e controllato quarantatré persone. Due di loro - due italiani di 38 e 47 anni - erano state denunciate per inosservanza al foglio di via e altre due - un 25enne marocchino e un 36enne georgiano - per reati legati all'immigrazione. 

“Continueremo ad intervenire, ci vorranno tempo e impegno, ma non ci fermeremo - erano state le parole della vicesindaco Anna Scavuzzo -. Milano sta investendo in questo parco e stiamo lavorando tutti per non lasciarlo ostaggio degli spacciatori. Interventi delle forze dell’ordine come questo consolidano il percorso intrapreso, che vede anche il grande impegno di Italia Nostra, per rivitalizzate l’area verde con nuove iniziative e il progressivo coinvolgimento di persone”.

Rogoredo, il bosco della droga

“Per togliere l’acqua al mulino dello spaccio – aveva concluso l'assessore alla sicurezza - è fondamentale un potenziamento dei servizi di contrasto al problema della tossicodipendenza che sono in capo alla Regione Lombardia. Servono azioni che affrontino sotto tutti gli aspetti questo fenomeno per dare risultati che possono durare nel tempo”.

La visita di Sala e un problema storico

Il 7 luglio, invece, era stato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a visitare il boschetto insieme all'assessore al verde Pierfrancesco Maran e ad alcuni consigliere comunali e del municipio 4. 

"Il bosco di Rogoredo, da troppo tempo un luogo frequentato da tossicodipendenti, è senza dubbio uno dei problemi di Milano - aveva detto il primo cittadino -. Per chi governa una città, ma più semplicemente da cittadino, vedere questo pellegrinaggio continuo è un'angoscia". 

Maxi blitz nel bosco della droga di Rogoredo

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