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Piazza Durante, i giardini intitolati a "Fausto e Iaio". Polemica su delibera

Il giardino di piazza Durante sarà intitolato a "Fausto e Iaio", i due ragazzi uccisi nel '78 da tre persone armate dopo un diverbio. Polemica sul testo della delibera: "Copiata da Wikipedia, Papale si dimetta dalla commissione"

Il giardino di piazzale Durante sarà intitolato a Fausto e Iaio, i due ragazzi 18enni frequentatori del Leoncavallo che il 18 marzo 1978 (due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro) vennero uccisi con colpi di pistola da tre sicari in via Mancinelli dopo un breve diverbio.

Lo ha deciso il consiglio di zona 3 ieri sera, attraverso una delibera presentata dal presidente della commissione cultura Alessandro Papale (Sel) e votata all'unanimità, ma con un dibattito controverso: da un lato sono stati accolte molte proposte di modifica del centro-destra per arrivare il più possibile a un testo condiviso, dall'altro si sono più volte alzati i toni tra maggioranza e opposizioni.

Animi subito bollenti quando il consigliere del Pdl Federico Santoro ha chiesto le dimissioni di Papale da presidente della commissione per avere tra l'altro copiato parti di Wikipedia nella delibera ("L'ho fatto per avere un testo che fosse il più possibile super partes", si è difeso l'interessato). E poi in occasione degli emendamenti di Rita Cosenza (Nuovo Polo) e Elena Re (Movimento 5 Stelle): la prima chiedeva che l'espressione "da estremisti di destra", riferita agli assassini, fosse sostituita con "di opposte idee politiche". "L'ho proposto - spiegava la Cosenza - per evitare che si parli sempre ancora di destra e sinistra, la memoria non deve avere questi colori". La seconda chiedeva invece di eliminare ogni riferimento agli assassini: "Il procedimento è stato archiviato - motivava la Re - senza che la giustizia identificasse alcun colpevole e noi dobbiamo aderire alla verità giudiziaria emersa finora".

Nonostante gli scambi di battute anche molto aspri (ma in zona 3 non è una novità), la delibera alla fine è stata condivisa da tutti i gruppi e votata all'unanimità.

La matrice dell'omicidio è stata a lungo discussa perché i due ragazzi, oltre a essere di sinistra, erano impegnati in una attività di indagine privata sullo spaccio di droghe pesanti nel quartiere del Casoretto. Si sono fatte varie ipotesi. Dalla matrice politica a quella legata al narcotraffico, fino alle più recenti supposizioni che avrebbero visto coinvolti i servizi segreti: una mansarda dello stesso palazzo della famiglia di Fausto era stata adibita a postazione di controllo del covo delle Br di via Monte Nevoso 8, proprio di fronte. L'ipotesi oggi più plausibile è che varie matrici si siano intrecciate.

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