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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lambrate Porta Venezia / Viale dei Mille

In viale dei Mille il primo polo italiano "dell'economia carceraria"

5 vetrine, con prodotto solo "made in carcere". La Tajani (Lavoro) a MilanoToday: "Per i carcerati che lavorano, la recidiva diminuisce moltissimo"

È stato inaugurato martedì mattina a Milano il primo polo italiano dell’economia carceraria. In viale dei Mille 1, all’angolo con piazzale Dateo, è situata la nuova sede dell’Acceleratore d’impresa.

Prodotti "carcerari" © Brambilla/MilanoToday

Un nuovo store dedicato ai prodotti e ai servizi di aziende nate all’interno delle case circondariali milanesi. 200 mq e 5 vetrine su strada messi a disposizione dal Comune di Milano per promuovere un’iniziativa nata dalla cooperazione tra l’assessorato alle Politiche del lavoro, il provveditorato alle carceri e 15 realtà imprenditoriali.

Il risultato è uno store per commercializzare e far conoscere alla cittadinanza quanto di meglio viene realizzato dai detenuti di Bollate, Opera, Beccaria e San Vittore.

«Lo scopo di questo progetto è quello di promuovere l’attività lavorativa dei detenuti perché il tasso di recidiva è minore tra coloro che durante la detenzione hanno lavorato. Non solo, questo progetto è una risposta all’appello fatto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quando ha visitato San Vittore riguardo le gravi condizioni delle carceri italiane», ha spiegato a MilanoToday l’assessore al Lavoro Cristina Tajani.

Lo spazio in viale dei Mille consentirà infatti a 15 diverse realtà imprenditoriali, a rotazione, di esporre e vendere i propri prodotti e servizi: dalla manutenzione del vere e coltivazioni floro-vivaistiche, ai lavori di falegnameria, sartoriali e pelletteria. Non solo troveranno posto anche i servizi call center e data entry, quelli di ristorazione e catering, fino alla realizzazione di impianti e quadri elettrici.

«La finalità di questa nuova sede consiste nell’agevolare i contatti tra l’economia carceraria e quella reale – ha spiegato Luca Castagnetti di A&I onlus, cooperativa che gestisce il negozio per conto del Comune –. Prima l’Acceleratore d’impresa era ubicato in via Bottego, zona Crescenzago, ma era una zona troppo periferica ed inoltre non avevamo vetrine su strada ed era difficile quindi far conoscere sia alla cittadinanza che alle imprese quanto prodotto dai carcerati».

I protagonisti di questo progetto, denominato Air – Acceleratore impresa ristretta -, sono i detenuti: si tratta 150 uomini e donne con condanne che variano dall’ergastolo ai reati minori.

«Il Comune in questi anni ha lavorato non più in un’ottica di sussistenza, ma allo scopo di rendere autonome le cooperative dal punto di vista economico», ha commentato Lucia Dell’Orto, la responsabile del progetto del comune di Milano.

L’impegno dell’amministrazione verso queste realtà non si conclude a questo store, ma proseguirà verso altri importanti progetti. «Grazie a un finanziamento di 20mila euro – ha concluso l’assessore Tajani - sarà realizzato un pozzo per l’acqua nel carcere di Bollate, destinato ad alimentare le molteplici attività svolte: dalle serre al maneggio, sino alle lavanderie».

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