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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lambrate Lambrate / Via Nicola Antonio Porpora, 161

Via Porpora: il "fortino" dello spaccio, della prostituzione e del degrado

Un centinaio di monolocali, molti in subaffitto. Risultato: degrado quasi totale, sporcizia nelle parti comuni, attività illecite, emarginazione

A Milano s'incontrano edifici che - di per sé - costituiscono una forma e un luogo di degrado, criminalità, fatiscenza, problemi di ogni genere. Basta dire la via e il numero civico per capirsi al volo. E' il caso di viale Bligny 42, di via Cavezzali 11 o di via Crespi 10. Ma di casi del genere, irrisolti da anni, ne esistono anche altri. Un altro risponde all'indirizzo di via Porpora 161, zona Lambrate. Ne parla diffusamente il Giorno.

Come spesso accade in questi casi, il palazzo è sostanzialmente abbandonato a sé stesso. E' formato da numerosi monolocali: i proprietari italiani hanno quasi tutti affittato (e i locatari hanno subaffittato), poi ci sono i proprietari stranieri che, come nel caso più celebre di Bligny 42, hanno acquistato nell'era in cui venivano dati mutui al 100% a praticamente tutti. Il risultato è che Porpora 161 è diventato, negli anni, l'indirizzo terra di nessuno della zona di Lambrate.

L'attività più fiorente all'interno dello stabile è lo spaccio di droga. Tra chi la vende nel cortile, chi in casa propria (magari perché è ai domiciliari), chi usa qualche spazio soltanto come deposito di sostanze stupefacenti. Poi c'è la prostituzione: alcuni di questi monolocali vengono utilizzati per consumare rapporti a pagamento dalle donne che aspettano i clienti nelle zone limitrofe: la stessa via Porpora o piazza Aspromonte. Non si tratta certo di escort indipendenti, e il "giro" di sfruttamento che sta alle spalle è spesso - secondo le numerose indagini delle forze dell'ordine - strettamente legato proprio allo spaccio di droga.

Conseguenza di questo stato di abbandono, la sporcizia che abbonda nelle aree comuni e le bollette arretrate, perché è evidente che alcuni condòmini non sono nelle condizioni di saldare i loro conti con l'A2A oppure - più banalmente - ritengono d'aver di meglio a cui pensare. In questo stesso palazzo, costruito quando tutta la via apparteneva al comune di Lambrate nei primi anni del '900, durante la Resistenza fu arrestato il gappista Oliviero Volpones, uno dei fucilati al campo Giuriati. Adesso è diventato terra di nessuno.

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