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Legnano: "crolla" il prezzo dell'ex Manifattura, ora è più probabile la vendita

Più favorevole la base d'asta, ma la sovrintendenza ha anche fissato vincoli precisi sugli edifici dell'area nel centro cittadino

Da ventuno milioni (di valore stimato) a meno di quattro di base d'asta: detto così sembra un vero affare l'area dell'ex Manifattura di Legnano, 41 mila metri quadrati in centro per la quale è fissata al 27 gennaio 2021 la scadenza della presentazione delle offerte e, per il giorno successivo, l'apertura delle buste.

Non è la prima volta che l'area viene messa in vendita ma, fino ad ora, la cosa si era sempre risolta con un nulla di fatto. Tanti i motivi: anzitutto la situazione del mercato immobiliare, che ha contribuito a fare scendere il prezzo. Ma più determinante per i potenziali investitori potrebbe essere il fatto che la Sovrintendnza ai beni culturali ha ufficializzato i vincoli su alcuni edifici dell'area. E' accaduto a novembre del 2020, quando è scaduto il termine per presentare osservazioni ai "paletti" fissatii dall'ente.

Con questa "chiarezza" su cosa si può fare nell'area e, soprattutto, sugli edifici che non si potranno toccare, la previsione è che gli investitori abbiano ora più interesse a proporsi per mettere le mani sul complesso. La Manifattura è stata attiva dal 1903 al 2008 come azienda tessile di filatura del cotone. Venne fondata da Giuseppe Frua, da Mariano Delle Piane e dai fratelli Enea e Febo Banfi.

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