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«Aumento dell'Iva? Non era il momento giusto»

Viaggio nell'Altomilanese sull'aumento dell'Iva: a salire sono soprattutto carburanti (già altissimi) e sigarette

L’aumento dell’iva, in vigore dal 17 settembre, dal 20% al 21% non è stato indolore e non è apparso inosservato. Il primo effetto è stato un rincaro della benzina, bene di prima necessità e indispensabile. Già aveva subito un rincaro che, “grazie” alla manovra, ne ha subito un altro.

“Abbiamo dovuto aumentare la benzina di 1,4 centesimo e il gasolio di 1,3. Questo 1% incide non solo sui nostri clienti, ma anche su di noi che dobbiamo rifornirci. Anche i nostri prodotti, come i lubrificanti, aumenteranno”, dichiara un benzinaio dell’Agip di Gallarate. L’aumento penalizza tutti, piccoli e grandi consumatori, e incide su tutti i prodotti, quelli alimentari e non, come la telefonia, gli elettrodomestici, per non parlare del fumo.“Le sigarette sono già aumentate di 20 centesimi”, dice Fabio Colombo. “Sarà un modo per smettere?”. “Ne fumerò di meno sicuramente così il pacchetto mi dura di più”.

Tuttavia il clima di disagio e insofferenza è respirato anche dal popolo dei commercianti che dalle prossime scorte dovranno pagare l’1% aggiuntivo con il conseguente aumento dei prezzi delle loro merci.“Noi abbiamo deciso per ora di tenere invariati i prezzi, ma tra una quindicina di giorni, quando faremo la scorta faremo un lieve aumento dei prezzi. Per noi l’aumento dell’iva non è stato giusto perché l’ultimo consumatore, cioè il nostro cliente, è penalizzato. Secondo me questo aumento porterà  a una diminuzione dei consumi, soprattutto per il piccolo consumatore che farà più attenzione ai centesimi di quanto faceva prima. Comunque per ora siamo nella nebbia non si capisce bene. La nostra sopravvivenza è stata la fornitura a casa, seguendo da sempre la politica del fornire un servizio immediato ai clienti. Anche questo subirà un ritocco”, spiega Corrado Racarello della cartoleria Pascoli di Samarate, nel Varesotto. 

“Il coro è unanime, abbiamo ricevuto delle lamentele. Non era il momento giusto”, dichiara l’azienda Garbini Petroli di Samarate che commercia prodotti petroliferi, gasolio a basso contenuto di zolfo, oli combustibili fluidi e densi, lubrificanti anche per autotrazione e autoveicoli. 

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