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Confindustria Alto Milanese: registrato lieve aumento

In un'indagine congiunturale fatta dalla confindustria Alto Milanese sul secondo trimestre 2011 si è registrato un lieve incremento della produzione industriale rispetto ai primi tre mesi dell'anno,

In un'indagine congiunturale fatta dalla confindustria Alto Milanese sul secondo trimestre 2011 si è registrato un incremento, seppure di lieve entità, della produzione industriale rispetto ai primi tre mesi dell’anno, incremento comune a tutti i settori, sebbene con diverse intensità.

In contenuto progresso anche il fatturato, dovuto parzialmente ad un effetto prezzi ed, in misura minore, alla lieve riduzione registrata nei livelli delle scorte di prodotti finiti. Continua a preoccupare la dinamica delle materie prime, che restano care e con aumenti che solo in alcuni casi e solo in parte le imprese sono riuscite a trasferire sui prezzi di vendita, con conseguente erosione dei margini aziendali.

Il flusso di nuovi ordinativi presenta un segno negativo, seppure contenuto, sia nella componente estera sia in quella interna. Stabili i livelli occupazionali rispetto al trimestre precedente.

Oltre alla dinamica dei prezzi delle materie prime, altri fattori contribuiscono a rallentare l’economia: da un lato la volatilità dei cambi e dall’altro l’aumento del costo del denaro, accentuato non solo dalle decisioni della BCE, ma anche dalla crisi dei debiti sovrani che impone ulteriori manovre restrittive e contribuisce a deprimere la domanda con condizioni finanziarie più onerose. Tutto ciò mantiene compressa la propensione ad investire delle imprese.

Infatti è ulteriormente diminuita, calando al 34% rispetto al 42% di sei mesi fa, la quota di aziende del campione che prevedono di sostenere spese in conto capitale nella seconda metà del 2011. Per quanto riguarda l’andamento delle vendite, le prospettive a breve termine si mantengono sostanzialmente stabili: con riferimento ai prossimi sei mesi solo un azienda su tre si attende un incremento del fatturato e ben il 56% delle aziende del campione prevede un consolidamento.

Per il settore Meccanico il secondo trimestre 2011 è stato positivo. ll portafoglio ordini ha registrato una contrazione sia delle commesse interne sia degli ordinativi provenienti dall’estero. Il clima di fiducia è contrastante: se le aspettative di fatturato a sei mesi vedono un calo solo per l’8% delle imprese del campione, per quanto riguarda gli investimenti è decisamente diminuita rispetto al trimestre precedente la quota di imprese che hanno programmato investimenti in macchinari ed impianti.

Settori Tessile-Abbigliamento e Calzaturiero. Anche per motivi di stagionalità, la produzione industriale ha proseguito la crescita, seppure a ritmi inferiori, seguita da un consolidamento del grado di utilizzo degli impianti e da un progresso del fatturato. In lieve miglioramento il flusso di nuovi ordinativi, sia per gli ordini esteri sia, soprattutto, per le commesse italiane.

E’ proseguita la crescita dei costi delle materie prime impiegate nel processo produttivo, solo in parte trasferita sui listini prezzi. Le tensioni sulle materie prime e sulla marginalità e il permanere di lunghi tempi di pagamento, hanno contribuito ad indebolire le prospettive per il comparto: la propensione ad effettuare nuovi investimenti è diminuita mentre le aspettative di fatturato per i prossimi sei mesi sono all’insegna della sostanziale stabilità.

Settori Lavorazione Materie Plastiche e Chimico. Trimestre in crescita per il comparto con produzione, ordinativi – soprattutto esteri – e fatturato in aumento; il grado di utilizzo degli impianti industriali è ritenuto soddisfacente. Il miglioramento congiunturale si è tradotto in un maggior utilizzo del credito bancario ed anche in un miglioramento dei livelli occupazionali.

I consistenti incrementi dei costi delle materie prime, legati all’andamento del prezzo del petrolio ed al permanere di alcune situazioni di scarsità di offerta e di difficoltà di approvvigionamento, sono stati seguiti, anche se in modo non pienamente speculare, da aumenti dei listini di vendita.

Si confermano positive le aspettative di fatturato per i prossimi sei mesi, così come è aumentata la propensione ad effettuare nuovi investimenti.

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