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E' ufficiale: Aemme Energie è in vendita

Il consiglio comunale ha approvato con 16 voti favorevoli, 7 no e due astenuti la cessione di Aemme Energie. L'incasso dalla vendita: dai 10 ai 18 milioni di euro

Il consiglio comunale dà il via libera: Aemme Energie, società controllata da Amga s.p.a è in vendita con sedici voti favoreli, sette sfavorevoli e due astenuti (Giuseppe Marazzini SL e Raffaele Giordano Idv).

Marco Tanzi, consulente della PwC, illustra il piano: "ci sarà un’iniziale cessione dell’80% del capitale di AEMME Linea Energie e una successiva cessione del 20% nel giro di 3-5 anni. Sarà garantito, con un acquirente di elevato standing, il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, la presenza sul territorio con standard di eccellenza. Nel 2010 ha venduto 227 milioni di metri cubi di gas e 30 milioni di kWh di energia elettrica. C’è da attendersi nei prossimi anni una diminuzione della profittabilità del mercato gas".

Inoltre aggiunge: "il valore della società prima dei debiti è di circa 24 milioni di euro. Il potenziale incasso è da ritenere fra 10 e 18 milioni di euro. La vendita di AEMME Linea Energie ripianerà debiti significativi di AMGA e permetterà di avere risorse per le attività di compostaggio. AMGA deciderà se, come, e quando vendere AEMME Linea Energie".

Il sindaco Lorenzo Vitali prende parola e spiega le motivazioni: "questo è il seguito delle linee di indirizzo che avevamo portato in aula a inizio anno. AMGA ha di fronte concorrenti con grandi capacità economiche e finanziarie ma non comparabili con AMGA. In AMGA vogliamo dare la priorità ai servizi di igiene urbana. E’ necessario che AMGA faccia razionalizzazione dei propri business. Il momento di mercato è favorevole per vendere AEMME Linea Energie".

Dall'opposizione arrivano le inevitabili perplessità sulla scelta della maggioranza: "abbiamo tanti dubbi e poche certezze. Non siamo convinti che si sia fatto tutto il possibile per contenere i prezzi di acquisto del gas metano. Siamo convinti che il ramo in dismissione non sia in perdita, e farà mancare per sempre la fornitura di metano a equo prezzo. C’è il problema dei lavoratori venduti con l’azienda, perché possiamo parlare di garanzie, ma i lavoratori non hanno la stessa sensazione e sono preoccupati", dice Magistrali (Insieme Per Legnano).

"Ci dite che non è conveniente mantenere questo settore, ma non ci dite qual è il business plan di AMGA", incalza Giuseppe Marazzini (Sinistra Legnanese).

Il sindaco replica che il motivo della vendita non è il bilancio del comune, ma è l’analisi del piano industriale che si è fatto, ossia riposizionare AMGA in modo solido diminuendo l’indebitamento.

"Nel 2009 avevamo circa 89.000 clienti gas, ora circa 86.000, il mercato ci sta già facendo danni. Dispiacere ne ho avuto nel proporre la vendita della casa di riposo, in questo caso mi dispiace meno. La tariffa del gas è in gran parte stabilita dall’authority, i cittadini non avranno ripercussioni. Ai dipendenti non verrà cambiato il contratto che resterà quello di Federgasacqua, cambieranno gli azionisti e non la società", ha aggiunto il primo cittadino.

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