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Sabato, 20 Aprile 2024
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Due arresti per droga, erano ricercati da settembre

I militari della Stazione di Cerro Maggiore avevano arrestato, a Settembre, a Cantalupo di Cerro Maggiore, in via Risorgimento, due marocchini 25enni, nullafacenti, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

I carabinieri di Cerro Maggiore ieri hanno concluso un' indagine, arrestando due marocchini per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tutto era iniziato a settembre quando i militari avevano arrestato, in via risorgimento nella frazione Cantalupo di Cerro, due connazionali 25enni, nullafacenti, per lo stesso reato.

Mesi fa il blitz era scattato nella notte quando uno dei due extracomunitari era stato visto uscire da una pattuglia dall'abitazione di Cantalupo, controllata da tempo dagli agenti, in sella alla sua bicicletta.

Insospettiti lo avevano fermato e, alla domanda del perchè si trovasse da quelle parti lui rispose che era stato da un connazionale che abitava al pianoterra. Il sospetto era risultato fondato perchè nell'appartamento sono stati trovati 4.5 kg di hashish e un documento d'identità di un terzo marocchino che al momento non era presente.

Ieri sera la svolta. I carabinieri, tramite delle indagini approfondite, vengono a sapere che il giovane è solito frequentare il centro commerciale Auchan di Rescaldina nel tempo libero e quindi decidono di mischiarsi tra la gente che affolla il centro in attesa di poterlo vedere.

Quando lo avvistano mentre stava facendo la spesa con la compagna, una marocchina 20enne ed un amico, un 24enne, attendono che paghino seguendo le loro mosse per poi intervenire.

I tre si sono recati a un ristorante del centro e, con i vassoi in mano, li fermano scatenando il fuggi fuggi generale della gente. La perquisizione dell'abitazione ha permesso di trovare sim card, bilancini di precisione, appunti e 400 euro in contanti. Nella macchina di proprietà del 24enne sono stati trovate due dosi di cocaina, un mazzo di chiavi della casa di via Risorgimento e dei documenti falsi italiani, appartenenti a persone che avevano ceduto documenti come pegno in cambio di stupefacente.

Sono quindi scattate le manette per i due marocchini, che ora sono nel carcere di San Vittore a Milano.

 

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