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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Straordinari non pagati, l'ospedale di Legnano condannato

Condanna emessa dal giudice del lavoro Giorgio Mariani del tribunale di MilanO: la decisione costerà all'azienda ben 200mila euro da risarcire a sei medici del reparto di Ginecologia

Qualche settimana fa sull’ospedale di Legnano pendeva una polemica sul parcheggio, se una volta terminato sarebbe stato giusto farlo pagare o no, ora pende una vera e propria condanna emessa dal giudice del lavoro Giorgio Mariani del tribunale di Milano.

La condanna costerà all’azienda ben 200mila euro da risarcire a sei medici del reparto di Ginecologia. “È stato accertato il mancato rispetto delle disposizioni normative, contrattuali e regolamentari in materia di orario di lavoro, lavoro straordinario e ferie. Per questo si condanna l’ospedale Civile di Legnano alla immediata cessazione della condotta, al rispetto delle disposizioni normative e a corrispondere ai ricorrenti la retribuzione delle ore di lavoro in esubero”, si legge nelle motivazioni della sentenza pronunciata dal giudice. Inoltre i sei medici avranno diritto a un risarcimento di 20mila euro ciascuno. Le ore di straordinario erano obbligatorie, in quanto rientravano come “guardia medica”, ma non retribuite ora per ora.

Una storia che dura da anni che finalmente ha avuto la sua pafine. Una sentenza di primo grado che dà ragione ai medici: oltre ai circa 20mila euro di risarcimento danni, la corresponsione di una somma che va da 3.500 a 55mila euro, a seconda del numero di ore di lavoro straordinario effettuate. L’azienda ospedaliera dal canto suo non ritiene che la questione sia da vie legali: “Gli importi si riferiscono a sette anni di lavoro, durante i quali chi ha lavorato di più ha svolto mediamente 1,7 o 1, 3 ore alla settimana di straordinario. Alcuni di questi medici ne hanno accumulate soltanto 14 l’anno. Non riteniamo ci sia stata nessuna violazione dei diritti dei lavoratori, anche perché esistono precisi accordi di pagamento forfettario delle ore di lavoro straordinario che viene applicato a tutti i dipendenti”.

Questa è la storia spiacevole che ha coinvolto l’azienda ospedaliera di Legnano, la stessa che giorni fa fu protagonista della trasmissione di Federica Panicucci “Mattino Cinque”. Venti minuti per presentare l’eccellenza: le sale chirurgiche di ultima generazione, dove vengono eseguiti interventi delicati al cervello, al cuore, all'addome, che permettono a Legnano di essere all’avanguardia nazionale e internazionale. Soddisfatta Carla Dotti, direttore generale dell'azienda ospedaliera di Legnano: "Ritengo che il servizio abbia dato giusto rilievo al nostro ospedale, ma soprattutto abbia offerto ai nostri medici, infermieri e tecnici ulteriori motivazioni e il giusto orgoglio per appartenere a una struttura così moderna ed efficiente".

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