Parabiago, il liceo "infinito": lavori eterni e ritardi nei pagamenti
La scuola doveva essere pronta per aprile del 2012 ma i lavori hanno subito dei rallentamenti. Alcune imprese, che hanno lavorato nei cantieri, non vengono pagate dal mese di febbraio
Non è ancora arrivato il momento di scrivere la parola "Fine" sull'ampliamento del liceo di Parabiago. I lavori per la costruzione della nuova ala dell'edificio — iniziati sul finire degli anni '90 — non sono ancora terminati. Inizialmente il tutto si sarebbe dovuto concludere a metà anni Duemila, ma l'abbandono della prima ditta appaltatrice ha notevolmente rallentato i lavori.
Il 2010 sembrava l'anno della svolta. L'appalto, infatti, fu vinto dalla Eleca general contractor, azienda di Cantù che subito iniziò i lavori di ampliamento. La costruzione, in pochi mesi, crebbe rapidamente. Tutto faceva sperare per il meglio. Un anno fa, durante una visita istituzionale, le autorità avevano affermato che la scuola sarebbe stata finita per aprile del 2012.
"Tra provincia e liceo - spiegava Raffaele Cucchi, vicepresidente del consiglio provinciale - si è già convenuto che al momento in cui si dovrà dare corso alla demolizione della parete del laboratorio che interferisce, si interromperanno le attività al fine di dare corso ai lavori necessari per il collegamento che avverranno nel mese di aprile 2012. Ma in quel momento saranno anche pronti i nuovi laboratori presenti nella nuova struttura, pertanto ad aprile la scuola potrà dare corso ai lavori di trasferimento ed allestimento delle nuove aule".
L'inaugurazione della nuova ala del liceo di Parabiago, però, non è avvenuta lo scorso mese di Aprile. Ma non è tutto: il rischio del protrarsi dei lavori è purtroppo diventato realtà.
La Eleca, come spiegato dalla provincia di Milano, a causa di problemi economico-finaziari paga con difficoltà i fornitori e subappalatori, i quali hanno ridotto le lavorazioni in cantiere, fino alla quasi sospensione della produzione. Alcune imprese subappalatrici, infatti, non ricevono pagamenti dallo scorso mese di febbraio. "A fronte della situazione determinatasi — scrive l'assessorato all'edilizia scolastica della provincia di Milano, interpellato da MilanoToday — i tempi della fine dei lavori non saranno rispettati e dipenderanno dall'evoluzione dello stato di crisi dell'impresa".
