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Punkreas: "Finalmente a casa"

La formazione parabiaghese ha suonato i suoi più grandi successi al Rugbysound regalando un grande spettacolo

Quello che è andato in scena venerdì sera al campo Marazzini Venegoni non è stato un semplice concerto. Assolutamente no. Anzi, tolto l'aspetto estetico, non aveva nessun tratto distintivo di un live. Ciò che è avvenuto venerdì sera al Rugbysound si può definire come una rimpatriata tra vecchi amici: i Punkreas e Parabiago."Finalmente a casa", ha urlato Cippa, il cantante della formazione, una volta salito sul palco.

La scaletta è stato un mix di vecchio e nuovo: i cinque ragazzacci di Parabiago hanno spaziato dagli ultimi successi, incisi in Noblesse Oblige, alle pietre miliari contenuti in Pelle, Falso e Paranoia e potere. Il gruppo si è presentato suonando "La fine del mondo" e, dopo due ore di rock martellante si è congedato con Canapa, la loro canzone simbolo.

Ma i Punkreas non si sono limitati a suonare. No. Con la complicità di Ruvido, il sesto uomo della band, hanno messo in scena diversi siparietti. Gag che hanno spezzato il rimo del concerto lanciando alcuni attacchi a politici nazionali e locali.

L'organizzazione del festival, nella mattinata di sabato, ha diffuso un comunicato ufficiale in cui ha espresso le proprie scuse a chi si è sentito offeso dalle dichiarazioni espresse durante il concerto di venerdì. 

Il Rugbysound non finisce con l'esibizione dei Punkreas. Sabato sera è in programma un altro grande live, quello dei Sud Sound System.

Concerto Punkreas Rugbysound © Gemme/MilanoToday

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