rotate-mobile
Legnano Legnano

Pgt: botta e risposta tra il Sindaco e il quartiere San Paolo

Il Gruppo di Quartiere San Paolo avanza le sue considerazioni sul pgt, approvato nella serata di martedì 25 ottobre. E il sindaco Lorenzo Vitali risponde

I primi a parlare, a commentare il Pgt, approvato martedì 25 ottobre, sono i rappresentanti dell'associazione "Gruppo Quartiere San Paolo", che nella quarta e penultima serata di consiglio hanno partecipato perchè si discutevano le loro osservazioni, tutte respinte, tranne per una parzialmente accolta.

Le loro proposte non erano nient'altro, dicono, che: una tutela del territorio con l'estensione del Parco Alto Milanese sino ad abbracciare il nuovo ospedale, l'annullamento della definizione dell'area industriale a sud-ovest e un contenimento delle altezze dei nuovi edifici che sorgeranno sull'asse del Sabotino, la tutela dal flusso viabilistico per evitare che le strade del quartieri diventino strade percorribili da chiunque, contando che a ridosso dell'Inps potrebbe sorgere l'ennesimo inutile insediamento per la grande distribuzione (il balletto delle cifre lo da oggi a 7500 mq). Tutte erano orientate alla tutela e alla vivibilità del residenti del quartiere.

"Le motivazioni della giunta sono povere di argomentazioni o pretestuose. A noi sembra che abbiano colto l'occasione per destinare decine e decine di migliaia di m/q all'edilizia sottraendo verde al territorio, parliamo di circa 200mila mq; viene così ignorata la possibilità di sfruttare aree riqualificabili per l'impreditoria e i dubbi che avevamo manifestato in passato, seguendo il percorso tracciato per il pgt, ora trovano definitiva conferma. Le argomentazione sono poco più che giri di parole".

Il sindaco Lorenzo Vitali non si tira indietro e risponde, a difesa di uno strumento che è la fine di un percorso durato 3 anni e mezzo. "Osservazioni respinte tutte?è una falsità: sono state respinte solo quelle non accoglibili. Nel nostro pgt non è stato aggiunto consumo di suolo che non sia destinato ad attività produttive; e, nel caso indicato da Fulvio De Monte, si tratta di una zona ampliata di 90mila mq, in un'area che poco ha a che fare con san Paolo, poichè è al confine con dairago, Busto Arsizio e Villa Cortese".

"Spiace poi sentir parlare di 'balletto di cifre': il ridimensionamento del progetto IPER è frutto di un impegno che questa amministrazione ha preso proprio per il bene della città. Dai 14000 siamo passati a 7000 mq di superficie di vendita. Questo significa che il megagalattico centro commerciale non esisterà più e al suo posto è prevista la realizzazione di un impianto natatorio più adeguato alle esigenze del territorio", prosegue.

"Si parla di contenuti: bene, parliamo della nuova biblioteca che realizzeremo proprio in zona San Paolo, dell'abbattimento della Pensotti, del contrasto agli insediamenti abusivi. Siamo passati da oltre 400 abusivi a qualche decina. Abbiamo inaugurato una nuova scuola e un nuovo centro sportivo.

Io continuerò ad essere attento alle richieste dei cittadini, inclusi quelli di San Paolo, confidando che nel loro giudizio sappiano essere più obiettivi, al di là delle posizioni ideologiche di qualcuno, che sono certo siano dannose per tutti", conclude.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pgt: botta e risposta tra il Sindaco e il quartiere San Paolo

MilanoToday è in caricamento