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Legnano, sparisce il tribunale: "Scelta che non farà risparmiare"

Il sindaco Lorenzo Vitali si pronuncia a difesa del tribunale di Legnano. "E' un servizio fondamentale", dice e lunedì 14 novembre incontrerà i sindaci, anch'essi interessati alla vicenda, di Rho e Cassano d'Adda

Il 26 ottobre scorso la notizia, attesa da tempo ma che solo ora si è concretizzata: Livia Pomodoro, presidente del tribunale di Milano, ha firmato il provvedimento per il trasferimento delle sedi distaccate di Legnano, Rho e Cassano d'Adda alla sede centrale di Milano.

Il sindaco Lorenzo Vitali, che ha sempre difeso il tribunale cittadino incontrerà lunedì 14 novembre i sindaci dei comuni interessati alla vicenda, ovvero Rho e Cassano d'Adda, ma anche i rappresentanti di ALIA (Avvocati Legnanesi in associazione), gli stakeholder, ossia le associazioni di categorie e le rappresentanze sindacali.

"Questa decisione, come ho già avuto modo di dire, non solo non costituirà un reale risparmio, ma creerà danni ad un territorio per il quale il tribunale è un servizio fondamentale. Farà tutto quanto in mio potere perchè ai nostri cittadini e alle nostre imprese non venga sottratto un servizio che, al contrario, andrebbe potenziato. Per questa ragione è necessario un confronto con gli con gli altri soggetti interessati, al fine di mettere in campo le azioni più efficaci per ottenere una modifica di tale decisione".

Il primo cittadino rinnova il suo impegno a combattere la battaglia "per una giustizia più giusta e più vicina al territorio", dice rispondendo alle dichiarazioni di Alberto Centinaio, candidato del centro sinistra, che anch'egli ha esposto la sua opinione in merito alla vicenda.

"Siamo alle solite. La sinistra, invece di concentrarsi sui problemi del Paese e della città, preferisce perdere tempo con sterili polemiche. Il Signor Centinaio, in merito al trasferimento di funzioni della Sezione Distaccata del Tribunale di Legnano a quella centrale del Tribunale di Milano dichiara che il fatto è causato dalle parole “levate dai banchi dei partiti di maggioranza e dalla Giunta Vitali non ascoltate dai vertici nazionali delle loro forze politiche di riferimento”. Insomma, ancora una volta "è colpa del centrodestra e di Berlusconi", sottolinea ironicamente il primo cittadino.
 

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