Don Rava, il prete influencer da 440mila follower, arriva a Milano
440mila follower tra Youtube, Instagram, Fb e TikTok, milioni di views. Lo scorso anno tenne banco il suo "dissing" con Fedez. Arriva da Busto
Don Alberto Ravagnani (don Rava) arriva a Milano. È lo stesso sacerdote ad annunciarlo, in occasione del suo 30esimo compleanno, con delle stories nelle scorse ore. "Da settembre la mia vita cambierà moltissimo. Lascerò San Michele Arcangelo di Busto Arsizio (Varese, ndr), la chiesa dove sono diventato prete e dove ho vissuto le esperienze più belle della mia vita. Sarò prete in una nuova parrocchia a Milano, sui Navigli", spiega. Sarà vicario, infatti, in San Gottardo al Corso (corso San Gottardo 6).
"Mi occuperò di giovani, di fraternità, di social e continuerò a fare contenuti; scriverò anche un libro. Non sarò solo a vivere in parrocchia: ci sarà tutta la comunità di quella chiesa e sarò insieme a ragazzi che hanno fatto scelte particolari. Ma di quello vi parlerò a tempo debito", sottolinea. Il sacerdote vivrà in una casa con altri studenti che hanno scelto un percorso di vita comune.
Il successo e lo scontro con Fedez
Ravagnani, brianzolo ordinato sacerdote 5 anni fa, è diventato noto nel mondo dei social per il talento divulgativo e la bravura con cui tratta temi profondi con gli adolescenti: fede, liturgia, scienza, vangeli, preghiere. Aveva iniziato con clip artigianali durante il covid dall'oratorio. Non si è più fermato e ha raggiunto un successo sempre crescente. L'obbiettivo era parlare di Chiesa e religione al di fuori dei canali tradizionali, con contenuti non noiosi e adatti a un pubblico vasto. Gli ambiti toccati sono tantissimi. Il suo canale Youtube ha 150mila iscritti e i suoi contenuti aggregati vantano milioni di visualizzazioni. Anche su Instagram supera i 150mila follower, su Fb i 40mila; quasi 100mila su Tiktok. Ed è amatissimo tra i giovani. Ha scritto un libro, "La tua vita e la mia" (Rizzoli), per diversi mesi tra i più venduti in Italia.
Lo scorso anno si rese protagonista di una puntata del podcast "Muschio selvaggio" con Fedez. Il rapper lo invitò dopo che Ravagnani commentò il testo di una sua canzone critica con la Chiesa. Ne nacque un confronto costruttivo, che proseguì per diverso tempo sui social. Poi il litigio. "Lui improvvisamente mi ha bloccato, senza spiegazioni e senza avvisarmi. Mi ha accusato di averlo tartassato di messaggi, cosa non vera: non gli ho mai scritto. Mi sono interrogato sul senso del gesto: come personaggi pubblici, l’impossibilità di poter interagire è una forma di censura. Ha deciso di tenere chiusa la porta per evitare di continuare ad avere confronti con me", raccontò don Rava.