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Fulvio Testi, presentato al Tar il ricorso collettivo contro l'autovelox

Sotto accusa il limite di velocità a 50 km/h

Presentato al Tar nella mattinata del 16 aprile un ricorso collettivo contro le multe del noto autovelox di viale Fulvio Testi (palo 10/11, in prossimità del ponte ferroviario) che avevano causato una sorta di "sollevazione popolare" sui social network e anche sui giornali. 

L'autovelox è attivo dall'11 dicembre 2017 e sanziona chi supera i 50 km/h, il limite di velocità in vigore in quel punto del viale, già ampiamente all'interno del centro urbano di Milano.

Diversi gli automobilisti che, in forma individuale, avevano fatto ricorso al prefetto o al giudice di pace: ora è scattato invece il ricorso collettivo al Tar, anche da parte di chi nel frattempo aveva pagato le sanzioni ridotte a mano a mano che arrivavano i verbali a casa. Non sono pochi gli automobilisti che hanno ricevuto multe per migliaia di euro e una decurtazione di molti punti sulla patente di guida. 

Se il ricorso si traducesse in una vittoria, i ricorrenti potrebbero vedersi restituiti gli importi già pagati. Coloro che hanno ricevuto le multe (e anche diversi politici milanesi di centrodestra che hanno preso a cuore il loro problema) ritengono che si tratti di un autovelox vessatorio, perché in quel tratto si è abituati alla velocità di 70 km/h e, pur col restringimento di carreggiata dovuto al ponte, le corsie rimangono due per senso di marcia.

Non solo: l'accusa è anche che, fino a qualche mese fa, il cambio del limite e la presenza del rilevatore di velocità non sarebbero stati segnalati in modo adeguato. Il Comune di Milano, dal suo canto, ritiene di avere agito in piena correttezza. L'ultima parola, a questo punto, spetterà al giudice amministrativo.

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