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Niguarda: Inaugurato l’Ecomuseo Urbano Metropolitano

Niguarda ha finalmente il suo Ecomuseo Urbano metropolitano, struttura che tutela e valorizza le ricchezze di cui il quartiere e i comuni della cintura di Milano Nord dispongono, in maniera innovativa ed interattiva

La sua sede è dislocata nei luoghi stessi in cui i residenti del quartiere vivono e si muovono. Quello Urbano Metropolitano di Milano Nord, non è il classico museo che raccoglie cimeli provenienti da un passato remoto. Può considerarsi a tutti gli effetti un unicum essendo, insieme a quello di Torino, il primo esperimento di catalogazione delle ricchezze fisiche e sociali di un territorio.

Come ci spiega Alessandra Micoli, antropologa e presidente dell'associazione "Trame Metropolitane", il progetto dell'Ecomuseo Urbano vede la luce nel 2006, quando viene presentato in Consiglio di Zona 9 a Milano. La scelta è caduta proprio sul quartiere Niguarda: "Perché ce ne avevano parlato molto bene alcuni residenti, perché già da tempo una fitta rete di associazioni lavorava alla valorizzazione del patrimonio locale, perché qui le trasformazioni urbane sono state più graduali e non violente come accaduto in Bicocca o all'Isola".

Proprio grazie all'appoggio del CdZ 9 e della Società Edificatrice di Niguarda, nel 2007 il piano decolla con i primi finanziamenti. L'obiettivo dell'Ecomuseo è quello di creare percorsi che viaggino in parallelo tra un passato recente che vive ancora negli occhi e nelle mani dei suoi abitanti ed un presente carico di nuove promesse e novità. Nel 2009, la Regione Lombardia riconosce e conferisce lo status di Museo all'iniziativa. Che piano piano, estende il proprio raggio d'influenza su nuove aree: oltre a Niguarda si aggiunge anche Bruzzano e cominciano ad essere coinvolti anche i comuni della cintura di Milano Nord, come Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Bresso.

Ma come definire l'Ecomuseo? Ci spiega Alessandra Micoli "È qualcosa per certi versi simile ad un museo, ma qui il patrimonio si veste di processo sociale, perché tutti partecipano alla sua realizzazione: qui parliamo di un vero museo diffuso". Nonostante esista una sede fisica, questa si configura più come centro per l'interpretazione dei segni, delle voci e dei manufatti che ricordano la vita di Milano Nord. Interviste ai cittadini, visite guidate con storici del territorio, mostre fotografiche, cene narranti: sono tante le modalità con cui si cerca di coinvolgere la cittadinanza.

Il risultato finale di questo processo di disvelamento del territorio è la Mappa di Comunità, messa a disposizione da novembre 2009, dove la solita cartografia viene arricchita da un lavoro di recupero della memoria, con immagini che svelano la storia e la vita sociale, di fabbrica di Niguarda. Una cartina topografica che si rivela utile per conoscere le ricchezze del territorio. Di prossima attuazione infine l'apertura di un geoblog, uno strumento che viaggia alla velocità di internet e che coniuga la mappazione del territorio al suo racconto. L'ecomuseo Urbano Metropolitano si caratterizza così come un servizio di pubblica utilità che applica con successo i diversi linguaggi di comunicazione al cittadino.

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