Niguarda, ecco perchè la pioggia tiene sotto scacco il quartiere
Dopo le forti piogge che si sono abbattute nei giorni scorsi sulla città, martedì scorso il fiume Seveso è tracimato dai suoi argini sotterranei mettendo in scacco un intero quartiere. Esperti dell'ARPA ci forniscono il loro punto di vista sulla attuale situazione
Tombini che saltano, una marea di fango che si riversa nelle strade, l'inevitabile deviazione dei mezzi di trasporto e la congestione del traffico: basta un temporale più violento del solito per lasciare un intero quartiere in balia del suo fiume sotterraneo. L'esondazione del Seveso trasforma per qualche ora le vie limitrofe alla direttiva Viale Fulvio Testi in una piazza veneziana in regime di acqua alta. Un copione che si ripete sempre uguale in caso di maltempo e solo l'intervento delle squadre speciali dell'Amsa ripristina la normalità.
| Basta davvero solo un forte acquazzone per mandare il quartiere ko? |
Ad una settimana dall'ultima esondazione e dopo il violento temporale che si è abbattuto sulla città nel pomeriggio di ieri, cerchiamo di capire, col contributo del Dottor Roberto Serra e della Dottoressa Orietta Cazzuli, rispettivamente responsabili del servizio idrografico e di quello meteorologico regionale dell'ARPA, quali siano le ragioni di queste frequenti tracimazioni del fiume dagli argini sotterranei.
"In un contesto come quello della zona Nord di Milano, frequenti esondazioni sono in genere legate agli aspetti strutturali del sistema fognario e/o della sezione fluviale. La singola tubatura - spiega Serra - può essere dimensionata correttamente, ma gli scambi con nodi, raccordi e scarichi fluviali possono andare in crisi per un singolo sottodimensionamento o una concomitanza di livelli". Ma basta davvero un forte acquazzone perché la situazione precipiti in questa maniera? "Non è possibile stabilire a priori una soglia pluviometrica di allarme per l'esondazione fluviale o l'allagamento di parti di territorio. Influiscono molto le condizioni iniziali del sistema: piogge intense con condizioni di terreno asciutto destano meno preoccupazione di precipitazioni non particolarmente intense, ma che seguono un periodo molto piovoso, con terreni saturi d'acqua".
Il Servizio Meteorologico Regionale ARPA fornisce alla Protezione Civile le valutazioni specifiche per ciascun rischio naturale, necessarie ad emettere un eventuale avviso di criticità. "Niguarda è stata inserita nella zona omogenea LOMBD su cui ARPA Lombardia segnala un "Avviso Regionale di Condizioni Meteo Avverse" se le precipitazioni attese superassero i 70 mm in 24 ore" spiega Orietta Cazzuli. Cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime ore? Un fronte nuvoloso interesserà la regione fino almeno alla giornata di sabato. Sono previsti locali piovaschi, anche a carattere di temporale nella giornata di mercoledì, in attenuazione a partire da giovedì.
