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Venerdì, 19 Aprile 2024
Niguarda Niguarda / Via Luigi Ornato

Villa Clerici, piccola Versailles nel cuore di Niguarda

Nascosto da alte mura e cancelli di ferro battuto, a Niguarda c'è un piccolo gioiello di architettura settecentesca è sede di un museo dal grande valore artistico, inaugurato cinquantacinque anni fa dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi

22C'è un angolo della vecchia Milano che pare uscito dal set di un film in costume. Lo si incontra passeggiando tra le perpendicolari di via Ornato. A pochi passi da un supermercato, all'angolo di Via Terruggia, protetto da una cancellata e da mura color pastello, che spesso lo celano agli sguardi dei distratti passanti. Giardini all'italiana, statue allegoriche in arenaria e teatri ispirati alla scena greca trasformano questo spazio in uno dei più suggestivi della città.

Benvenuti a Villa Clerici,
splendido esempio settecentesco di barocchetto lombardo, un tempo residenza del mecenate Antonio Giorgio Clerici e successivamente riconvertita in filanda, fabbrica per apparecchi fotografici e persino casa di recupero sociale. Un edificio dall'approccio "versatile", adattato nel corso degli anni alle esigenze dei suoi diversi proprietari.

Fino al 1955, quando il palazzo assunse la sua nuova e definitiva veste. Quella di museo, inaugurato dall'allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, giunto fino al quartiere Niguarda per ammirare la Galleria d'Arte Sacra dei Contemporanei presso Villa Clerici. Una pinacoteca unica nel suo genere, prima in Europa a raccogliere una collezione di soggetti a tematica sacra realizzati in epoca non antica.

L'arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, durante una visita nel 1956 rimarrà conquistato dal patrimonio esposto nei padiglioni. Si deve a Dandolo Bellini, stretto collaboratore della Casa di Redenzione di Villa Clerici, la felice intuizione delle potenzialità di un nuovo dialogo tra espressioni artistiche contemporanee e Chiesa. Sarà lui direttore della Galleria fino alla morte.

A gennaio 2010 il testimone è passato a Giovani Gazzaneo, che oggi cura le oltre 2000 opere esposte in Villa Clerici. Tra i nomi degli artisti spiccano quelli dello scultore Francesco Messina, con il modello in gesso a scala reale del monumento a Pio XII, o di Lello Scorzelli, tra i più amati da papa Montini, mentre tra i pittori si segnala Aldo Carpi, cui di recente è stata dedicata una retrospettiva.

Proprio in questi giorni invece è stata inaugurata Orizzonte, la mostra celebrativa dei trentacinque anni d'attività di Pino Pedano, definito l'artista del legno interiore. Totem, sfere e madri rappresentano la sua firma, una cifra stilistica caratterizzata dall'intaglio accurato del materiale, sezionato e ricomposto nel perfetto equilibrio tra forme e colori. Alla ricerca della rivelazione ultima.

La particolare aurea che circonda questo gioiello milanese ha fatto sì che, nel marzo 2010, Villa Clerici diventasse protagonista assoluta delle Giornate di Primavera del FAI, con oltre tremila visite, divenendo uno dei siti più visti in tutta Italia.

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