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Venchiarutti: «Rho deve essere ringiovanita, sta diventando una città dormitorio»

Intervista a Mirko Venchiarutti, candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle. La sua Rho sarà più «verde» e al centro della periferia Nord-Ovest di Milano

Ha ventisei anni e una laurea fresca-fresca in medicina veterinaria Mirko Venchiarutti, candidato sindaco per il Movimento 5 stelle di Rho. Inizialmente la sua candidatura era in bilico a causa di diversi dissidi interni alla galassia dei grillini rhodensi. L'ufficialità, che in questo caso coincide con il via libera dell'M5S, è arrivata il 30 aprile. Prima di diventare veterinario Venchiarruti ha svolto diversi lavori: operatore in un call center, magazziniere, parcheggiatore e steward. La sua militanza nel Movimento — come ci ha raccontato — è iniziata nel 2013, al termine di una lunga «militanza virtuale». È la sua prima esperienza politica ed è la prima volta che il Movimento 5 Stelle si presenta a Rho: una sola lista e nessuna alleanza.

Come dovrà cambiare Rho nei prossimi cinque anni?

Rho ha bisogno di essere ringiovanita. Nell'ultimo periodo ha perso molto smalto diventando una città per anziani. Un sacco di locali che andavano di moda hanno chiuso o sono decaduti. Deve ritornare a essere il centro della provincia Nord-Ovest di Milano e il Post Expo è un'opportunità da non sottovalutare. Altro aspetto fondamentale è la sicurezza: Rho non è una città sicura, sembra di essere nel far west. Per far questo noi proponiamo di aumentare il numero di telecamere nei punti salienti e aumentare anche il numero delle forze adibite al mantenimento della sicurezza. Non solo: Rho dovrà diventare una città in cui i cittadini potranno dire la loro attraverso la democrazia partecipata. I cittadini — come sottolineiamo nel nostro programma — dovranno essere coinvolti nelle decisioni che prenderà l'amministrazione comunale.  Bisogna sensibilizzare i lettori e far vedere quali sono le problematiche della città — vuoi con il web e con i consigli nelle varie circoscrizioni — e poi decidere tutti insieme.

Il tuo programma elettorale in cinque punti

- Più sicurezza
- Democrazia Partecipata
- Più raccolta differenziata
- Aumentare i trasporti pubblici e migliorare la mobilità, in particolare quella dolce
- Stop al consumo di suolo e tutela del commercio locale.

In cosa ha fallito l'amministrazione Romano?

Parlare di fallimento mi sembra esagerato. Ci sono delle cose che ha fatto bene, altre che potevano essere fatte meglio. Di sicuro non ha lavorato molto sul fronte della sicurezza. Altra cosa sono le frazioni: bisogna rimetterle al centro, anche attraverso il bilancio partecipativo. Come? Suddividerne una parte e dedicarla alle frazioni. Ce ne sono alcune abbandonate a loro stesse. Non hanno la stessa dignità che ha Piazza San Vittore.

Quali opere pubbliche urgenti necessità Rho?

Innanzitutto bisogna ampliare la rete di piste ciclabili di Rho, mettendo a norma di legge quelle che attualmente non lo sono. Altra partita è il post Expo: bisognerà adattare la città a quello che verrà fatto nel sito che ha ospitato l'esposizione universale.

Post Expo: le vostre proposte

Il Post Expo è una partita tutta da giocare. Di sicuro vogliamo mantenere il verde e diminuire la percentuale di cemento, anche se la maggior parte del sito è stata cementificata. Poi bisogna accertarsi che l'area sia sicura, dato che è stata realizzata tra due aziende chimiche ad alto rischio biologico e chimico il cui raggio di incidente arriva nel cuore del sito. Altra cosa da verificare è l'inquinamento dei corsi d'acqua. Servono verifiche. Insomma: bisogna accertarsi che quella zona sia praticabile e non ci siano rischi per coloro che la frequenteranno. Poi siamo pronti a quello che si farà. Approviamo il centro universitario e il centro di ricerca. Non approveremo, tuttavia, alcuna sperimentazione animale nei centri di ricerca. 

Rho è una città dormitorio?

No ancora. È una città che sta diventando un dormitorio e dobbiamo cercare di risvegliarla. Il Dopo Expo potrebbe essere un incentivo alla costruzione di nuovi locali e nuove opportunità che si interfacceranno con Expo. 

Al ballottaggio cercherete  di fare delle alleanze?

No. Se non arriveremo al ballottaggio non daremo alcuna indicazione di voto né di non andare a votare. Non è nelle nostre corde e lasceremo ai nostri elettori libertà di scelta. Di sicuro non faremo alleanze, quelle si fanno per mantenere la poltrona. Se finiremo all'opposizione voteremo favorevolmente solo le iniziative che si rifanno ai nostri principi, non diremo «no» a priori a tutto. 
 

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