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Baby gang di Rho: emergono nuovi dettagli

Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto degli otto ragazzini che la scorsa settimana avevano rapinato due adolescenti

Emergono nuovi dettagli riguardo gli otto ragazzini che settimana scorsa avevano rapinato due adolescenti di ritorno da scuola. Nelle scorse ore il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto per tutti i componenti della baby gang.

Nell’ordinanza di custodia cautelare traspare come la rapina sia stata commessa con leggerezza. Tutto è iniziato mercoledì mattina. Prima i ragazzini hanno consumato qualche bevanda alcolica, poi verso mezzogiorno, hanno deciso di andare all’oratorio e proprio durante il tragitto, sul ponte pedonale che collegava via Ghisolfa a via Magenta, hanno messo a segno il colpo.

Due ragazzini hanno intimato ai minorenni con gli zaini in spalla di consegnare loro cellulare e portafogli, mentre gli altri sei li hanno accerchiati. Il gruppo ha così impedito «qualsivoglia via di fuga ai minorenni», scrive il Gip. Inoltre hanno supportato moralmente i due rapinatori, dato che «i minorenni non avrebbero mai potuto tentare una reazione a fronte della potenzialità del gruppo». 

Un gesto da bulli, commesso probabilmente per sentirsi grandi. Nell’ordinanza di custodia cautelare si legge che il movente dell’azione non sarebbe di tipo squisitamente patrimoniale. Il gesto violento, invece, troverebbe le proprie radici in «una condizione di vita priva di orientamento». 

Nessuno di loro avrebbe un impiego o frequenterebbe la scuola. «L’orario ed il giorno non festivo — si legge nell’ordinanza — dimostrano che nessuno di loro aveva una reale e seria occupazione, lavorativa e scolastica». I ragazzini hanno dimostrato sicurezza e impunità, una comportamento «che depone — conclude il Gip — in maniera negativa quanto alla capacità di comprendere la gravità delle condotte e la volontà di redimersi». 

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