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Bollate Bollate / Piazza della Resistenza

Agente di polizia locale ferito al mercato, venditore abusivo fugge aiutato dai cittadini

Il fatto è avvenuto a seguito di un controllo di una pattuglia, il venditore ha reagito ferendo un agente e scappando. Alcuni cittadini presenti hanno aiutato l'abusivo a fuggire. L'assessore Marchesini: «Siamo sconcertati per quanto accaduto»

Agente di polizia locale ferito al mercato del martedì (7 giugno) in piazza della Resistenza a Bollate.

Una pattuglia della polizia locale, durante un'attività di controllo delle bancarelle, è stato individuato un venditore di frutta e verdura abusivo.

Da qui si è proceduto con l'identificazione e al sequestro della merce illegittimamente posta in vendita.

Il venditore abusivo invece che sottostare alle richieste degli agenti ha reagito gettando a terra le cassette in vendita e, benché gli fosse stato chiesto di fornire i documenti per l’identificazione, e si è rifiutato di seguire la pattuglia presso il comando di polizia locale.

Non finisce qui: il venditore ha reagito violentemente aggredendo l’agente di pattuglia, procurandogli escoriazioni, in particolare al braccio destro e dandosi poi alla fuga.

L'agente non ha ritenuto necessario il ricorso a cure mediche e l’incidente si è risolto con l’abbandono della merce e la fuga del venditore abusivo.

C'è da sottolineare un fatto increscioso, come sottolinea l'assessore alla sicurezza Marco Marchesini: «Siamo sconcertati e condanniamo il comportamento di alcuni cittadini presenti che, invece di apprezzare l’attività di servizio degli agenti in pattuglia, sono intervenuti frapponendosi tra gli agenti e il venditore abusivo, impedendone di fatto l'accompagnamento al comando per l’identificazione e favorendone la fuga».

Continua Marchesini: «Oltre a evidenziare che l’attività di contrasto del commercio abusivo è un preciso obbligo degli agenti di polizia locale e che il corpo ha maturato in anni di esperienza delle specifiche qualifiche professionali in materia di polizia annonaria coordinate dall’ufficiale Paolo Ravelli, il sequestro e la successiva confisca della merce costituisce una delle attività che devono essere svolte, oltre all’identificazione del venditore abusivo».

Prosegue Marchesini: «Occorre ricordare che chi acquista merce contraffatta compie un reato e se colto a effettuare l’acquisto dev’essere identificato e segnalato alla procura della repubblica per imputazione».

L'analisi di Marchesini è impietosa: «Questo episodio non è altro che il riflesso di uno specchio rotto in cui si riflette la legalità e il rispetto delle leggi nella nostra società: tutti predicano e lo pretendono dagli altri, ma pochi lo applicano per se stessi nella vita quotidiana. E’ evidente, sotto gli occhi, ma pochi vedono e denunciano, molti si voltano, alcuni tollerano e prendono le difese».

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