Bollate, evadono dal carcere due addetti alle pulizie
Due detenuti addetti al servizio di pulizia nel carcere di Bollate hanno approfittato delle ore di servizio in cui la sorveglianza non è obbligatoria e sono evasi di prigione
In mattinata due detenuti addetti alle pulizie della 'caserma agenti' della Casa di reclusione di Milano Bollate sono evasi, approfittando del fatto di non essere sottoposti a vigilanza costante data la loro condizione di "sconsegnati" .
A renderlo noto è il segretario nazionale della Uil penitenziari, Angelo Urso, secondo il quale l'allarme sulla fuga dei due evasi (italiani, con fine pena rispettivamente 2012 e 2013) è scattato con tempestività grazie ai controlli saltuari che effettua il personale di polizia penitenziaria.
"Pur non volendo mettere in discussione il progetto Bollate e la vocazione trattamentale dell'istituto - dichiara Urso - è evidente che il controllo affidato a sistemi di sicurezza passivi crea dei vulnus sull'efficacia degli stessi controlli. Noi siamo convinti e certi che percorsi di reinserimento e risocializzazione non debbano prescindere da adeguati livelli di sicurezza. Però occorre confrontarsi con la realtà dei fatti".
"Una realtà - afferma ancora il sindacalista - di tagli sui capitoli di bilancio. Non si possono celebrare nozze con i fichi secchi. L'ennesima evasione (nel 2010 sono già 13 i detenuti evasi in Italia, 4 in Lombardia) dimostra che la nostra teoria di un legame stretto tra criticità penitenziaria e ordine pubblico è più che giusta. Purtroppo acclarata dai fatti". (ANSA)