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Bollate: travolto dal treno, condannati due dirigenti

Un operaio di 39 anni, nel maggio 2005, venne travolto e ucciso da un treno in transito. Condannati i dirigenti: bastava un agente avvistatore per scongiurare la tragedia

Nel 2005, il 27 maggio, un operaio che lavorava alla manutenzione dei binari della stazione di Bollate venne travolto e ucciso da un treno in transito. Oggi, due dirigenti delle Ferrovie Nord di allora sono stati condannati a pene fino a un anno e tre mesi di reclusione. L'accusa nei loro confronti è di cooperazione in omicidio colposo.

Per scongiurare la morte dell'operaio, 39 anni, sarebbe bastato un "agente avvistatore" che avrebbe allertato il lavoratore dell'imminente passaggio del treno. L'avvisatore - però - per un mero contenimento dei costi, non era stato utilizzato. Il pm Antonio Pastore aveva chiesto nove condanne, comprese tra un anno e sei mesi e due anni di reclusione.

Le pene inflitte dai giudici, comunque, riguardano Giovanni Galli, all'epoca dei fatti responsabile dei lavori e della sicurezza per le Fn (un anno e tre mesi di reclusione) e Andrea Passarelli, all'epoca
responsabile dell'unità logistica delle Ferrovie Nord (a un anno e due mesi).

Condannati a un anno e tre mesi anche due responsabili della ditta che aveva in subappalto i lavori e un architetto, Stefano Fontana, a cui sono stati inflitti un anno e due mesi di reclusione. E' stato invece assolto il capo logistica delle stazioni, sempre per le Ferrovie Nord.

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