Apre un call center nel carcere di Bollate: lavoreranno fino a 23 detenuti
L'iniziativa di un'azienda di fornitura di energia elettrica e gas
Tredici detenuti del carcere di Bollate lavoreranno nel nuovo centro servizi, come data entry, validazione di documenti, fornitura di informazioni telefoniche al cliente e inserimento delle auto-letture. L'iniziativa è stata avviata il 4 novembre 2015 dal Centro servizi Energetic Source (che si occupa di fornitura di energia elettrica e gas) insieme a Bee4, specializzata nella creazione di opportunità di lavoro per detenuti.
Al momento al desk lavorano 13 uomini e 2 donne, affiancati da alcuni dipendenti Energetic, ma l'obiettivo (come ha affermato l'ad Carlo Bagnasco) è arrivare a 23 unità. E' arrivato anche l'apprezzamento di Cosimo Maria Ferri, sottosegretario alla giustizia. «Si tratta di una iniziativa che si inserisce nella progettualità dell'istituto fondato sulla responsabilizzazione dei detenuti esteso alla loro inclusione sociale», ha commentato Massimo Parisi, direttore del carcere di Bollate.