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L'assessore Mastrosanti: «Lea e il suo coraggio della verità»

In merito alla partecipazione al funerale di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia uccisa dalla 'ndrangheta tre anni fa a Milano, l'assessore alle Politiche sociali Marinella Mastrosanti ha voluto dire la sua

In merito alla partecipazione al funerale di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia uccisa dalla 'ndrangheta tre anni fa proprio a Milano, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Bollate Marinella Mastrosanti ha voluto sottolineare alcuni punti.

 «Non potevamo non  esserci.  E’ stato un momento di piazza molto particolare, le parole che Don Ciotti ha urlato hanno toccato il cuore di tutti, sono state un forte richiamo a non commuoversi solamente, ma a muoversi sulle strade della legalità e dalla giustizia, che non può prescindere dalla verità. Quella verità che spesso va cercata con coraggio come ha fatto Lea Garofalo.

Continua l'assessore: «Il presidente di "Libera" ha chiesto con forza ai parlamentari e ai senatori presenti di votare subito la legge anticorruzione, senza sconti per nessuno e con le lacrime agli occhi ha chiesto scusa a nome di tutti a Denise (figlia di Lea, ndr) per non essere stati capaci di proteggere e salvare sua madre».

Ancora Mastrosanti: «Una donna che si è ribellata a una vita che non sentiva sua, che ha voluto sognare soprattutto per sua figlia una vita e un futuro diversi».

Termina l'assessore: «I ragazzi di "Libera" hanno donato a tutti gli intervenuti un segnalibro per ricordare come fosse importante per Lea la cultura: il sapere aiuta a scegliere, rende liberi. Per questo nella nostra  biblioteca abbiamo appeso una bandiera con il volto di Lea e le parole che riassumono la sua vita: “Vedo, sento e parlo”. Un abbraccio a Denise e un ciao alla sua mamma!».

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