Progetto area Ceruti, ecco cosa pensa il Movimento 5 Stelle
Il MoVimento 5 Stelle di Bollate dice la sua sul progetto presentato dall'amministrazione comunale riguardo alla riqualificazione della Ceruti
Il MoVimento 5 Stelle di Bollate fa sentire la propria voce in merito al progetto di riqualificazione dell'area ex Ceruti. Così recita il comunicato stampa: «Dopo la serata del 17 aprile il Movimento 5 Stelle di Bollate ci tiene a sottolineare che considera sbagliata la modalità con cui questa amministrazione ha coinvolto i cittadini poiché tutto ciò che essi esprimeranno potrà essere ignorato. Durante la serata abbiamo avuto la conferma che una vera volontà di confronto non sembra essere reale».
Prosegue: «Anche l’indagine partecipata ci sembra più propaganda che reale partecipazione: il risultato non sarà vincolante per l’amministrazione e il questionario non mette in discussione il progetto, ma chiede opinioni su soluzioni preconfezionate. Il progetto prevede la costruzione di 235.000 m3 tra residenziale e commerciale mentre il Pgt ne prevedeva 83.000 m3 (il triplo della volumetria programmata)».
E incalza con un elenco di critiche: «Si prevedono circa 900 nuovi appartamenti per un aumento di 1650 abitanti circa. Inoltre entrerà in vigore la Ztl con lo scopo di diminuire il traffico di attraversamento e questo progetto va invece nella direzione opposta, ovvero il congestionamento delle strade con nuovi residenti. Oltre a presentare volumetrie eccessive il progetto:
1) non rispecchia la natura della nostra città tradizionalmente fatta di corti e case di pochi piani (natura già stravolta nei decenni 1970-2000);
2) non considera la necessità di un riequilibrio cittadino tra verde e cemento.
3) prevede la costruzione di un numero spropositato di appartamenti in un momento storico in cui i residenti diminuiscono (-1200 residenti dal 2001 al 2011 e la tendenza nel 2013 è ancora di decrescita);
4) non considera la sostenibilità economica del progetto in un momento in cui la crisi recessiva del credito azzera il mercato immobiliare con il rischio di non vedere mai completate le opere pubbliche previste;
5) non propone soluzioni concrete per l’impatto sulla viabilità in una zona già stressata;
6) non individua i reali bisogni della città svendendo volumetrie, territorio e benessere in cambio di opere non sempre prioritarie».
E continua: «Pur condividendo l’idea di riqualificare le aree abbandonate, inquinate o in disuso, si ritiene indispensabile che ciò venga fatto con criterio e con l’obiettivo di rispondere ai bisogni della città. Questo progetto secondo noi non contiene nulla di tutto questo e, soprattutto, sottintende un’idea di città e di amministrazione che vogliamo combattere. Bollate ha bisogno di luoghi di cultura, di socialità e di agricoltura attraverso la riappropriazione di spazi pubblici. Basta con la costruzione indiscriminata, fatta solo per profitti personali e che ha portato questa città a diventare un “dormitorio”, aumentando la percezione di insicurezza e di individualismo».
Infine: «Per esempio a che serve costruire due passerelle ciclo pedonali negli stessi luoghi in cui esistono già o esistono sottopassi? A che serve realizzare una casa di cura se poi i costi di accesso sono improponibili per la maggior parte degli anziani? Tutte queste valutazioni ci portano a contrastare questo progetto, a chiedere a questa amministrazione una pausa di riflessione e ci spingono a proporre un reale processo partecipativo per giungere a una modifica sostanziale del progetto rimettendo al centro i reali bisogni della città».