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Solo 15.700 euro per le scuole di Bollate, il Comune è infuriato

Così l'amministrazione comunale dopo aver saputo la cifra per Bollate sull'edilizia scolastica: «Sono prevalse le logiche di partito? E la deputata del Pd Cimbro che ha fatto? Scelta assurda e senza logica»

E’ notizia della settimana il contributo che è arrivato a Bollate per la ristrutturazione delle scuole pubbliche.

Il contributo, davvero piccolo, rispetto alle necessità della città, è di solo 15.700 euro.

L’amministrazione bollatese non l’ha certo presa bene e al presidente del consiglio Matteo Renzi non le manda certo a dire: «Siamo profondamente sorpresi e amareggiati per come è stato trattato il Comune di Bollate nella ripartizione dei fondi da parte del Governo Renzi e per la grande confusione che si è generata in seguito alla pubblicazione dei finanziamenti da parte della Presidenza del Consiglio».

Continua l’amministrazione: «Bollate, a differenza di altri Comuni, ha rispettato le linee guida del “Piano edilizia scolastica”, presentando il progetto di ristrutturazione per una sola scuola nel territorio: la scuola di via Brianza che, sulle 14 esistenti, è la più bisognosa di interventi urgenti di manutenzione straordinaria. Il progetto ha un valore di 1 milione di euro».

Il contributo arrivato per Bollate «è assurdo e l’amministrazione comunale è già al lavoro per preparare una richiesta di revisione dei criteri di assegnazione dei fondi da inoltrare al Ministero competente e di chiarimenti su come sono state valutate le domande ricevute e su quando e come verrà presa in considerazione la richiesta di Bollate».

Continua l’amministrazione: «Non abbiamo, infatti, compreso le logiche e i criteri del Ministero che, da accertamenti effettuati, non sembra aver tenuto conto né del numero di scuole sul territorio, né della popolazione scolastica totale, né del reale stato manutentivo degli edifici, né, tantomeno, della nostra richiesta sulle necessità di via Brianza».

Poi l’accusa al Pd: «Desideriamo avere chiare spiegazioni sulle scelte fatte. Non vorremmo, infatti, che, alla base ci fossero le solite logiche di appartenenza politica che un Governo che si presenta come nuovo dovrebbe avere superato».

E infine l’accusa alla parlamentare bollatese Eleonora Cimbro: «Rileviamo infine, che, diversamente da altri Comuni dell'hinterland, il fatto di avere un parlamentare sul territorio, espressione della maggioranza di Governo e proveniente dal mondo della scuola, non è servito né a ottenere fondi per ristrutturare i nostri istituti né a perorare la causa della città».

Chiude l’amministrazione cittadina: «Auspichiamo che la Presidenza del Consiglio possa rivedere le proprie scelte, accogliendo la richiesta del Comune di Bollate».

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