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Bollate Bollate / Via Enrico Toti

Via Toti, Cormio e Vaghi: «Chiusura è colpa dell'operatore, non nostra»

Così gli assessori: «Non è responsabilità del Comune la finitura delle abitazioni e la riapertura di Via Toti. L'operatore che ha a carico le opere ha diffuso notizie false parlando di "pratiche" mancanti»

In merito alla chiusura di via Toti a Bollate, gli assessori alla Mobilità Carlo Vaghi e all’Urbanistica Matteo Cormio ci tengono a fare una precisazione in questo inizio di 2014.

Ecco cosa hanno detto: «Non è responsabilità del Comune la finitura delle abitazioni e quindi la riapertura di Via Toti, dal momento che le opere di urbanizzazione inerenti l'ambito sono a carico dell'operatore, che diffonde notizie false parlando di "pratiche" mancanti».

Continuano i due: «Queste pratiche non sono nient'altro che l'integrazione alla Convenzione che il Comune è costretto a sottoscrivere per arrivare all'abitabilità degli appartamenti. Questo perchè l'operatore, nel corso della cantierizzazione, ha eseguito alcuni lavori in difformità rispetto al progetto (per esempio: una rampa box è stata fatta un metro più larga del previsto)».

Ancora Vaghe e Cormio all'unisono incalzano: «Non c’è dubbio che si tratti di una situazione complicata, a causa, peraltro, di un Piano di lottizzazione che non ha realizzato questa amministrazione».

Proseguono i due: «La Giunta ha fatto la sua parte approvando la suddetta Convenzione lo scorso 19 dicembre. Tale atto però, non ha nulla a che fare con la possibilità, da parte dell'operatore, di asfaltare il passaggio di Via Toti. L'intervento poteva essere fatto anche la scorsa estate, visto che ora l'operatore accampa come scusa la stagione invernale».

Terminano i due assessori: «L'unico impegno che si può prendere, e che si è preso, l’amministrazione è il sollecito, pressoché quotidiano, di un’accelerazione dei lavori e della rapida chiusura del cantiere. Permettendo così la riapertura di via Toti».

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