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Rischia la chiusura il Centro recupero animali selvatici di Vanzago. Cecchetti: «Eccellenza che va salvaguardata»

Alla struttura, ospitata nell'oasi del Wwf, non sono state erogate le risorse per proseguire. Cecchetti: «già nei prossimi giorni studieremo gli interventi che si potrebbero attivare in maniera rapida»

Il centro recupero animali selvatici dell’oasi Wwf di Vanzago, una sorta di pronto soccorso dove ogni anno vengono curati e poi liberati oltre 3mila esemplari, è a rischio chiusura. 

La questione è legata al decreto Delrio e alla relativa all’abolizione delle Province cui spettavano le competenze sulla tutela della fauna selvatica, e dunque l’erogazione delle necessarie risorse. Risultato: Il centro recupero di Vanzago vive nell’incertezza assoluta riguardo ai finanziamenti che prima gli venivano garantiti. Inoltre la città metropolitana di Milano, dopo la cancellazione della provincia, non ha ancora provveduto a versare la quota del 2014, così come sottoscritto nella convenzione stipulata.

Fabrizio Cecchetti, vicepresidente del consiglio regionale lombardo in forza alla Lega Nord, durante una visita nella struttura, ha assicurato l’impegno del Pirellone. «L’eccellenza che rappresenta nel panorama lombardo e nazionale il Centro recupero animali selvatici del Bosco Wwf di Vanzago – ha sottolineato — deve essere assolutamente salvaguardata.  Regione Lombardia farà dunque la sua parte per non far mancare al centro le risorse necessarie per continuare ad espletare il prezioso lavoro che rischia di cessare a causa dei problemi finanziari provocati dalla legge Delrio che ha cancellato le Province». 

«Con Palazzo Lombardia – ha aggiunto Cecchetti — già nei prossimi giorni studieremo gli interventi che si potrebbero attivare in maniera rapida, recuperando risorse magari anche nei progetti di legge in discussione che consentono l’utilizzo di disponibilità finanziarie».

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