È in seria difficoltà il centro recupero animali selvatici dell’Oasi WWF di Vanzago. Il Cras (questo l'acronimo che identifica l'organizzazione) non ha più le risorse per andare avanti. Si tratta di uno dei sette pronto soccorso della Lombardia e solo 2015 ha avuto in cura circa 3mila animali selvatici feriti, vittime di bracconaggio o abbandonati. 

Le difficoltà dipendono da un mancato trasferimento di fondi. In breve: l’attività svolta nel 2015 non è stata rimborsata da Palazzo Isimbardi. Il «conto»? 27mila euro. «La motivazione ufficiale non esiste», spiega il dirigente della struttura Andrea Longo. «La somma che serve al nostro centro non è stata messa in capitolo di spesa, nonostante Regione Lombardia abbia effettuato il trasferimento alla Città Metropolitana, da cui dipende sino a marzo 2016». 

Una situazione simile era accaduta anche lo scorso anno. La questione era legata al decreto Delrio e alla relativa all’abolizione delle Province cui spettavano le competenze sulla tutela della fauna selvatica, e dunque l’erogazione delle necessarie risorse. Risultato: Il centro recupero di Vanzago viveva nell’incertezza assoluta riguardo ai finanziamenti gli venivano garantiti. Sul caso era intervenuta anche la Regione e — per il lavoro svolto fino nel 2014 — era stato effettuato un impegno di pagamento. «Per il momento i fondi del 2014 non sono ancora arrivati», precisa Longo. «Ora la situazione è nettamente diversa: per la nostra attività non è stata nemmeno creata una voce di bilancio».

Probabilmente la situazione cambierà da marzo: dal secondo trimestre del 2016 la tutela della fauna selvatica sarà responsabilità di Regione Lombardia. Per gli animali selvatici non resta che incrociare le zampe.