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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tartarughe rubate nel Rhodense. Croce: "Potrebbero essere state cucinate"

Diversi rettili sono stati rubati dalle loro tane e Lorenzo Croce, presidente di Aidaa, avanza le ipotesi

Ladri di tartarughe in azione nel rhodense. In pochi giorni una trentina di tartarughe sono state rapite dalle proprie tane da alcuni malviventi. Molti proprietari, disperati, hanno chiamato Aidaa (associazione italiana difesa animali e ambiente, ndr) che ha raccolto le testimonianze e ora avanza una terribile ipotesi: gli animali potrebbero essere diventati ingredienti di un piatto vietatissimo.

I furti, come racconta il presidente dell'associazione animalista Lorenzo Croce, avvengono quasi sempre al mattino e il copione è molto simile: un uomo che scavalca il muro di cinta, entra nel giardino dove riposa il rettile e la afferra per poi scappare a forte velocità a bordo di una automobile. I furti sono avvenuti a Rho e in diversi comuni limitrofi tra cui Lainate, Pregnana e Vanzago.

“È una concentrazione troppo alta, in troppo poco tempo — ci dice Lorenzo Croce — il problema è che molte di queste tartarughe non sono registrate ed i padroni non ne denunciano la scomparsa, le segnalazioni sono aumentate in questi giorni e non escludiamo a priori che questi animali vengano rubati o per essere venduti o ancor peggio per essere cucinati in piatti che in Italia sono rigorosamente vietati”

Le tartarughe sono molto ricercate per la realizzazione di alcune ricette che nel nostro paese sono vietatissime in quanto tali rettili sono considerati come animali protetti la cui uccisione è un reato penale punibile anche con il carcere. 

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