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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tensione alla Tecnomagnete di Lainate: un'altra esplosione dopo la testa di maiale mozzata ai dirigenti

Paura tra i dipendenti: in decine sono in cassa integrazione

Nella mattinata di venerdì in via per Nerviano del comune di Lainate (Milano), personale della locale stazione dei carabinieri è intervenuto a seguito di un forte boato simile ad un’esplosione seguito da una nube di fumo. Giunti sul posto, i militari hanno accertato che l'esplosione è avvenuta nel parcheggio antistante una palazzina al cui interno hanno sede degli uffici della società Tecnomagnete spa. L'azienda, secondo le forze dell'ordine, da qualche tempo è preda di atti intimidatori a opera di ignoti.

Il motivo scatenante, secondo i dipendenti, sarebbe la recente crisi occupazionale venutasi a creare a seguito delle difficoltà economiche incontrate dalla ditta durante l’emergenza epidemiologica da covid-19. Una crisi che ha portato i vertici della Tecnomagnete a mettere in cassa integrazione numerosi impiegati che ad ora rischiano il licenziamento. "Una situazione che ha generato e continua a generare rabbia tra i dipendenti, i quali rischiano il posto di lavoro, rabbia che ha trovato sfogo in numerose proteste sindacali e, in alcuni casi, in veri e propri atti intimidatori", viene scritto in una nota dei carabinieri.

Questi ultimi sono quelli che preoccupano di più i dipendenti a causa della loro efferatezza e del loro tratto macabro: solo il mese scorso era stata trovata una testa di maiale in prossimità degli uffici dirigenziali della ditta. E nella giornata di venerdì si è quindi sentita una forte esplosione, probabilmente di una bomba carta, sempre rivolta ai dirigenti, accusati di "essere i responsabili della crisi che la società sta vivendo in questo periodo".

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