A Villa Litta cinque nuovi quadri, donati dall'Asst Rhodense
Si tratta di tele anonime del XVI e XVII secolo il cui valore si aggira intorno ai 25-30mila euro l'una. Verranno posizionate nella Wundercamera: attuale corridoio delle statue d'ingresso
Villa Litta si arricchisce di cinque nuove quadri. Tele di proprietà dell’ASST Rhodense (azienda socio sanitaria territoriale, la vecchia Asl), date in comodato gratuito al Comune di Lainate. Fino a qualche mese fa le opere d'arte erano esposte nell'ospedale di Garbagnate, ma col trasferimento nella nuova sede e la conseguente riduzione degli spazi, la direzione ha deciso di ricollocarle nel museo lainatese.
Si tratta di quadri anonimi del XVI e XVII secolo, il cui valore — secondo quanto riferito durante un incontro con la stampa — si aggirerebbe intorno ai 25-30mila euro. Questi i loro nomi: «Martirio di sant’Agata», «Adorazione dei pastori», «Santa riceve il velo virginale dal Papa», «Musici» e «Suonatrice di violoncello e contadini». I dipinti saranno custoditi e visibili al pubblico nella Wundercamera: attuale corridoio delle statue d'ingresso del municipio, dopo aver percorso lo scalone d'onore.
«Il patrimonio artistico di prestigiose opere dell’ex Ospedale Salvini rappresenta un valore culturale che si è ritenuto di valorizzare con i cittadini — commenta Ida Ramponi, direttore generale dell’Asst Rhodense —. Il ruolo delle Istituzioni, tra le quali si annovera anche Regione Lombardia ed i suoi enti (quindi anche le aziende del Servizio Sanitario Regionale) è anche quello di creare valore e cultura».
«Villa Borromeo Visconti Litta è stata fin da subito candidata, per la sua vocazione e collocazione, ad aprire le porte alla storia e all’arte – aggiunge il Sindaco Alberto Landonio -. Ci siamo attivati perché la possibilità diventasse una concreta realtà per valorizzare ulteriormente il nostro complesso monumentale. Ricordiamo che Passirana (dove le opere erano custodite prima del trasferimento a Garbagnate per motivi di sicurezza) è stata frazione di Lainate fino al 1928 e l’Opera Pia Ospedale Giuseppe Casati fu posta sotto la protezione dei Litta per disposizione testamentaria. Accogliere le opere in un contesto artistico come il nostro significa restituire loro dignità e valore, preservando una contiguità territoriale»
