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Infermiere di Garbagnate sconfigge il cancro e scrive un libro

«Un’ora, una vita» È il titolo del volumetto scritto da Luigino Pescarolo: «Ho voluto scrivere questa mia esperienza, dai primi sintomi, alla diagnosi, all’intervento chirurgico»

«Un’ora, una vita». È il titolo del racconto scritto da Luigino Pescarolo e pubblicato dall’associazione La Lampada di Aladino onlus. Un racconto breve, intenso e toccante. L’autore ha lavorato per  vent’anni come infermiere professionale e poi come caposala all'interno dell'ospedale di Garbagnate: «Ho avuto contatto con i pazienti e le malattie, talora gravi, era cosa di tutti i giorni, ma quando qualcosa di terribile è toccato a me non sapevo come reagire» racconta Luigino. 

Nel 2014 gli viene diagnosticato un cancro. Dopo alcuni momenti di défaillance l'infermiere ha preso carta e penna. «Ho voluto scrivere questa mia esperienza, dai primi sintomi, alla diagnosi, all’intervento chirurgico, alla chemioterapia per sottolineare che in Italia esistono ancora episodi di buona sanità». Un racconto che poi è diventato un piccolo volume.

Nei momenti più bui non sono mancate le belle sorprese. «Ho avuto modo di riscoprire un ruolo spesso dimenticato, quello del volontariato, dove ogni giorno prestano gratuitamente la propria opera molte persone senza chiedere nulla in cambio».

L'associazione La Lampada di Aladino onlus (che ha pubblicato il volumetto) è stata fondata nel 2000 da un gruppo di ex malati di cancro con la finalità di supportare i pazienti oncologici e i loro familiari durante la fase acuta e post-acuta di malattia.

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