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Emergenza profughi: verranno ospitati nel campo base di Expo. A Rho è polemica

Contrario il primo cittadino Pietro Romano (Pd): «Non può essere accettata la posizione del sindaco di Milano». Ceccetti (Lega): «Rho è stata umiliata». Tizzoni: «No al ghetto»

Non è più solo un'ipotesi: il Campo base di Expo — molto probabilmente — verrà utilizzato per risolvere l'emergenza migranti. Il via libera da parte del Governo è arrivato nella mattinata di mercoledì.

L'idea era stata caldamente sostenuta dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. «Meglio lì che davanti alla Stazione Centrale», aveva sostenuto nei giorni scorsi. Nettamente contrario Pietro Romano (Partito democratico). «Non può essere accettata la posizione del comune di Milano che pensa di scaricare il problema dei migranti accogliendoli nel Campo base di Expo», ha dichiarato mercoledì mattina durante un incontro con i giornalisti. «Se si decidesse per un'accoglienza diffusa nei comuni dell'hinterland milanese siamo disposti a fare la nostra parte, come stiamo già facendo. La struttura non è adatta e secondo il cronoprogramma struttura doveva rimanere fino al 30 giugno».

Video | Profughi in Stazione Centrale

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Già, perché l'area in cui verranno accolti i migranti doveva essere temporanea. Una volta ospitati operai e tecnici avrebbe dovuto essere smantellata e riconsegnato al comune di Rho a titolo di compensazione ambientale, come previsto da un accordo siglato con la società Expo nel 2011. Per costruirci? Un parco, sempre secondo gli accordi.

Il “Campo base” di Expo diventa un centro d’accoglienza | Foto

Ora tutto è stato rinviato. E già un'avvisaglia del cambiamento era arrivata a marzo quando il prefetto Alessandro Marangoni decise di aprire l'area a un centinaio di profughi. La situazione diventò un caso politico sia a Rho che a Milano (entrambe le città si stavano preparando per andare alle urne), tanto che il prefetto fu costretto a fare retromarcia dopo cinque giorni.

«Rho è stata umiliata da Renzi e dal sindaco di Milano Sala, ora i rhodensi si troveranno centinaia di clandestini senza alcun controllo in giro per la città — ha tuonato il consigliere regionale Fabrizio Cecchetti (Lega) —. Questa è l’ennesima sconfitta per Rho che ancora una volta si vede costretta a subire le scelte calate dall’alto e a essere trattata da Milano come un territorio su cui scaricare problemi».

«Mi attiverò immediatamente affinché possa essere scongiurata l'ipotesi di istituire quello che diventerebbe a tutti gli effetti un ghetto», ha commentato Marco Tizzoni, consigliere regionale in forza alla lista «Maroni Presidente» ed ex candidato sindaco.

«Venerdì prossimo — ha proseguito Tizzoni — nel corso del consiglio comunale chiederò al primo cittadino Pietro Romano e ai consiglieri di maggioranza quali azioni intendono intraprendere per evitare che ciò avvenga. Se il sindaco dimostrerà di non volere il bene di Rho e dei suoi cittadini consentendo la creazione di questo “ghetto profughi”, gli chiederò a di autosospendersi dal Pd. Inoltre – aggiunge —, chiederò di indire due referendum consultivi popolari: il primo per chiedere ai rhodensi se sono favorevoli o contrari alla realizzazione del campo profughi e il secondo per chiedere di uscire dalla Città Metropolitana. Quest'ultimo quesito referendario — continua Tizzoni — si rende necessario considerato l'atteggiamento di evidente disprezzo e snobismo di Giuseppe Sala nei confronti di Rho e dei suoi cittadini».

Giovedì è previsto un incontro in Prefettura. Romano — come ribadito ai cronisti durante la presentazione della giunta — chiederà spiegazioni sulla decisioni. Per il momento, infatti, nessuna comunicazione ufficiale è arrivata in Piazza Visconti. 

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