“Ghè pussè gent che acqua!”. A Mazzo di Rho nasce la Casa dell'acqua
Un vero e proprio bagno di folla per l'inaugurazione della casa dell'acqua nella frazione rhodense di Mazzo: i residenti potranno avere (gratis) 10 litri a settimana
“Ghè pussè gent che acqua!”. Questo il commento - rigorosamente in dialetto milanese - di un anziano signore di Mazzo, frazione di Rho, che segna la grande partecipazione all’inaugurazione della casa dell’acqua nella frazione rhodense.
Il progetto della Casa dell’Acqua nasce dalla collaborazione del comune di Rho con Capholding che ha realizzato e finanziato la struttura. La casa dell’acqua distribuirà acqua naturale e frizzante proveniente dall’acquedotto comunale e costituisce un’opportunità per conoscere meglio e apprezzare la qualità della nostra acqua potabile, che dalle analisi risulta "sicura, controllata e ottima da bere". Per le prime due settimane non ci saranno limitazioni. Dopo questo termine solo i residenti a Rho potranno accedere al servizio attraverso la carta regionale dei servizi e potranno prelevare un massimo di dieci litri di acqua per settimana.
La prima casa dell’acqua è stata realizzata nella frazione di Mazzo, ma il progetto non si fermerà qui. L’amministrazione comunale ha in mente di inaugurare un’altra casa dell’acqua a Rho, più precisamente nelle vicinanze della biblioteca comunale di Villa Burba.
“Attraverso la Casa dell’Acqua intendiamo promuovere l’utilizzo dell’acqua pubblica di qualità nell’ottica di uno sviluppo sostenibile”, ha affermato Gianluigi Forloni, assessore all’ecologia, all’ambiente e alla mobilità, che prosegue: “Il che comporta la riduzione di smaltimento delle bottiglie in plastica e la riduzione dei costi relativi a beneficio della collettività. Con la Casa dell’Acqua a Mazzo - prosegue l’assessore - portiamo a compimento un obiettivo presentato nel nostro Programma Amministrativo e diamo una prima risposta alla richiesta dei Comitato acquabene comune, che ha raccolto 2.000 firme per questo scopo”.
